Siria: le ultime battaglie contro lo Stato Islamico
Anche l’esercito governativo siriano (SAA) contribuisce all’offensiva finale scatenata dalle milizie curdo -arabe delle Forze Democratiche Siriane (FDS) contro Isis ad Hajin.
Da Abu Kamal (Al Bukamal) le forze fedeli al regime di Bashar Assad hanno bombardato con l’artiglieria postazioni dello Stato Islamico sulla riva est dell’Eufrate. Nel frattempo, proseguono i raid aerei della Coalizione dell’Operazione Round Up (Jazeera Storm) sulle difese del Daesh sia in città sia nel resto del quadrante, inclusa Sousah.
L’obiettivo è mantenere elevata la pressione sui jihadisti nelle zone della provincia di Deir Ezzor ancora sotto il loro controllo, in attesa dell’attacco terrestre delle FDS che stanno definendo con gli statunitensi e altri partner della Coalizione gli ultimi dettagli dell’attacco.
Previsto un grande flusso di civili che fuggirà dall’area o che dovrà essere evacuato attraverso i corridoi umanitari. I percorsi e i campi di accoglienza sono già pronti, allo stesso modo delle procedure di screening per rilevare eventuali miliziani mescolati alla popolazione.
Intanto nella provincia di Suweida, nel sud ovest della Siria, l’esercito di Damasco combatte l’ultima battaglia per strappare allo Stato Islamico al-Safa, ultima sacca di resistenza dei jihadisti nella regione.
I soldati di Assad hanno già ripreso la zona ovest della città e si apprestano a dare il colpo di grazia allo Stato Islamico. Il loro prossimo obiettivo sarà il deserto di Badia, uno degli ultimi rifugi dell’IS in Siria insieme a quelli della provincia di Deir Ezzor.
Un recente rapporto dell’Onu stima che vi siano ancora tra i 20 e i 30 mila combattenti dell’IS nel territorio tra l’Iraq e la Siria e altri 3/4 mila in Libia.
Il territorio siriano appare oggi controllato per il 64% dall’Esercito Siriano e dai suoi alleati, per il 26,8% dalle milizie curde filo Usa (FDS) mentre le diverse milizie ribelli incluse quelle filo turche e i jihadisti dell’ex Fronte al-Nusra controllano il 7,35% del territorio e l’o Stato Islamico solo l’1,5%.
Fonte: Difesa&Sicurezza
Foto: SANA e AFP
Francesco BussolettiVedi tutti gli articoli
Nato a Roma nel 1974, lavora all'agenzia di stampa Il Velino. E' inviato di guerra embedded dal 2003, quando partecipò alla missione Antica Babilonia con l'Esercito Italiano in Iraq. Ha coperto sul campo anche i conflitti in Afghanistan (Enduring Freedom e Isaf) e Libano (Unifil), nonché quelli in Corno d'Africa (Eritrea, Etiopia e Somalia) e le principali attività della Nato al fianco delle forze armate di diversi paesi. E' ufficiale della Riserva Selezionata dell'Esercito, specialista Psy-Ops, e tra il 2012 e il 2013 ha prestato servizio a Herat nell'RPSE. Attualmente si occupa in particolare di cybersecurity.