Varato il primo sottomarino sudcoreano KSS III da 3.300 tonnellate
Sebbene il numero di Stati che acquistano sottomarini sia cresciuto negli ultimi decenni, il gruppo di paesi che li producono è rimasto relativamente ristretto. Oggi Francia, Germania e Russia sono i tre esportatori più attivi di sottomarini convenzionali ma a questa lista potrebbe presto aggiungersi la Corea del Sud, entrata nel mercato dei battelli subacquei con la consegna dei primi sottomarini da attacco, costruiti dalla Daewoo, alla Marina indonesiana nel 2016.
Il 14 settembre scorso, è stato varato, nel cantiere navale Okpo a Geoje, nella provincia meridionale di Gyeongsang, il primo sottomarino sudcoreano tipo KSS III da 3.300 tonnellate in grado di lanciare missili da crociera Hyunmoo-3C e missili balistici.
Il sottomarino prende il nome da Dosan Ahn Chang-ho, uno degli attivisti per l’indipendenza più rispettati della nazione durante l’occupazione giapponese del 1910-45.
La Defense Acquisition Program Administration (DAPA) ha firmato il contratto di produzione di sottomarini con la Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering DSME nel 2012, con l’intento di migliorare le capacità di combattimento navale nazionale introducendo una classe di sottomarini di medie dimensioni.
Il sottomarino appartiene alla prima serie del progetto KSS –III e secondo il DAPA, la Marina introdurrà in seervizio i 9 sottomarini Ahn Chang-ho per sostituire altrettanti classe Bogo da 1.200 tonnellate (variante dei tedeschi HDW Type 209 risalenti agli anni ’90) a partire dal 2020 e affiancare i 9 classe Wonii ( HDW Type 214) da 1.800 tonnellate.
La Corea produce autonomamente la maggior parte dei componenti chiave per sottomarini – tra cui sistemi di navigazione e sonar consentendo così alla Marina di ridurre i costi e i tempi di manutenzione.
Il sottomarino Ahn Chang-ho è costato circa 890 milioni di dollari e sarà consegnato alla Marina tra il 2020 e il 2021. Dopo un anno di test, il sottomarino sarà pronto a condurre missioni militari: ha una lunghezza di 83,3 metri, un equipaggio di 50 uomini, è alimentato da un sistema di propulsione diesel-elettrico, ha una velocità massima di 20 nodi e un’autonomia operativa di 10.000 miglia 20 giorni in immersione.
La crescita industriale nel settore subacqueo è stata costante tenuto conto che il paese ha iniziato a costruire sottomarini nel 1994.
Foto DMSE, AFP e Yonhap
Elvio RotondoVedi tutti gli articoli
Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.