L’ Aeronautica conclude la missione di “air policing” in Islanda
Nella mattinata di oggi, con la partenza dei velivoli Eurofighter dall’aeroporto di Keflavìk, è cominciata la fase di re-deployment degli assetti e del personale della Task Force Air 37th Wing, rischierato in Islanda per la missione “Northern Stork”.
La partenza dei velivoli e del personale dell’Aeronautica Militare segna la fine della missione di Air Policing per la Difesa dello Spazio Aereo della NATO sopra i cieli dell’Islanda.
A partire dal 12 settembre, infatti, a seguito del conseguimento della Full Operational Capability da parte della NATO, e per tre settimane, il distaccamento italiano ha assicurato l’integrità dello spazio aereo della NATO, rafforzando l’attività di sorveglianza dei cieli dell’Islanda che non possiede capacità e strutture per la difesa aerea autonoma.
All’operazione hanno preso parte, piloti, ufficiali tecnici, specialisti e personale logistico ed operativo del 4°, 36° e 37° Stormo. Inoltre sono stati rischierati controllori della Difesa Aerea italiana del dell’11° Gruppo DAMI di Poggio Renatico (FE) e del 22° Gruppo Radar di Licola (NA) presso il C.R.C. LOKI (Control and Reporting Centre) islandese di Keflavìk, al fine di fornire i servizi di coordinamento, identificazione e sorveglianza dello spazio aereo islandese.
In tre settimane, la Task Force Air ha svolto in totale più di 90 ore di volo, con oltre 22 sortite di Scramble simulati per l’addestramento alla prontezza operativa e numerose missioni addestrative per il mantenimento della piena operatività del personale navigante.
Sono state inoltre svolte attività addestrative congiunte con l’Icelandic Coast Guard, il N.O.R.A.D. (North American Aerospace Defence Command) e la U.S. Navy, al fine di migliorare la flessibilità degli assetti e in ottica di standardizzazione delle procedure. La Force Protection del personale e del materiale italiano sull’aeroporto islandese è stata affidata ai “Fucilieri dell’Aria” del 16° Stormo dell’Aeronautica Militare.
Le fasi di re-deployment, così come avvenuto per quelle di rischieramento iniziale, saranno garantite dal personale e dagli assetti aerei C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, KC767 del 14° Stormo di Pratica di Mare nonché dal personale del Air Mobility Operations Unit (A.M.O.U), che assicurerà la corretta gestione del materiale e dei passeggeri a bordo dei velivoli.
L’Aeronautica Militare italiana partecipa con continuità all’Interim Air Policing di Albania, a partire dal 2009, della Slovenia, dal 2004, alternandosi in questo servizio rispettivamente con la Grecia e con l’Ungheria, ed è già stata impegnata in Islanda nel giugno del 2013.
L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza dell’integrità dello spazio aereo della NATO nonché nell’identificazione di eventuali sue violazioni all’integrità, dinnanzi alle quali devono scattare appropriate azioni di contrasto, come, ad esempio, il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, che in termini tecnici è definito scramble.
L’Air Policing viene svolta nell’ambito dell’area di responsabilità del Comando Operativo Alleato della NATO (Allied Command Operation – ACO) di stanza a Bruxelles e viene coordinata dal Comando Aereo (Air Command) di Ramstein (GER).
Fonte: comunicato Aeronautica Militare
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