L’ Aeronautica russa testa i missili antinave Kh-35U
Le forze aerospaziali (VKS) hanno testato con successo diversi lanci di missile antinave (ASM) Kh-35U. Secondo un comunicato emesso dal Ministero della Difesa russo, nell’ambito delle esercitazioni svolte da aerei da attacco Sukhoi Su-34 al largo del poligono della Flotta del Pacifico, sono state attaccate navi che simulavano una flotta navale nemica.
Sono 8 i Kh-35U utilizzati in occasione di quest’esercitazione e tutti i missili, lanciati con differenti profili d’impiego, hanno colpito i bersagli assegnati.
Il Kh-35 sviluppato dalla JSC Tactical Missiles Corporation (KTRV) è il primo missile universale realizzato in Russia potendo essere impiegato da sistemi aerei, unità di superficie e batterie costiere, ma la versione Kh-35U è stata sviluppata appositamente per i vettori aerei Sukhoi Su-35 (abilitati al lancio di questo missile proprio un anno fa), Su-57 di quinta generazione e Su-34.
Idoneo alla neutralizzazione di bersagli navali fino a 5.000 tonnellate di stazza, il Kh-35U ha un’autonomia di 250 km e utilizza un sistema di guida inerziale via Glonass con un localizzatore radar attivo per la parte finale del tragitto.
Con un peso di 550 kg di cui 145 Kg di testata, il missile viaggia ad una velocità di volo di 300 m/s (Mach 0.9) e possiede un’autonomia di 260 km; secondo i costruttori russi l’arma dovrebbe essere immune alle ECM nemiche. Al momento il Kh-35U può essere trasportato anche da diversi altri tipi di velivoli tra cui i Su-24M, Su-30SM, MiG-29K/KUB, Tu-142 e persino gli elicotteri Ka-52K da impiego navale.
Foto Sputnik e AFP
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.