News da Mosca

Beriev Be-200 trova acquirenti nel continente americano

In occasione della mostra Hydroaviasalon 2018 tenutasi lo scorso mese nella città russa di Gelendzhik la società Beriev Aircraft Company ha comunicato di aver sottoscritto due storici contratti riuscendo a piazzare l’aereo anfibio Be-200 nel continente americano. Clienti del Be-200 nientemeno che la società statunitense Seaplane Global Air Services e la cilena Asesorias SVR Ltda.

Nel dettaglio la società statunitense ha ordinato quattro Be-200ES con un’opzione per altri sei velivoli dello stesso tipo (di questi, i primi due Be-200ES saranno equipaggiati con motori D-436TP, mentre i rimanenti otto saranno dotati di motori turboventola PowerJet SaM146, un motore realizzato da una joint venture franco-russa – vedi Analisi Difesa di luglio 2018). La società sudamericana rappresentata dal CEO Claudio Alcayaga Corvalan ha richiesto invece due Be-200ES con un’opzione per altri tre esemplari.

Estremamente soddisfatto il direttore generale di Beriev, Yuri Vladimirovich Grudinin: – “Nel corso degli anni il velivolo anfibio Be-200ChS si è dimostrato molto efficace nei vari ruoli svolti per conto dell’EMERCOM (letteralmente “Ministero della Federazione russa per gli Affari della Difesa Civile, Emergenze ed eliminazione di conseguenze dei disastri naturali”) e nella sua specifica configurazione antincendio, i cui aerei hanno ampiamente dimostrato all’estero (USA, Indonesia, Portogallo, Grecia, Italia, etc.) la grande capacità nel ruolo specifico potendo scaricare ben 12 tonnellate di acqua in 20 secondi. Certamente – ha proseguito Grudinin – questi ordini costituiranno l’inizio dell’espansione del Be-200 verso i mercati americano ed europeo.”

Il presidente della società americana Seaplane Global Air Services Patrick Massard, ha dichiarato invece: – “Ci siamo impegnati ad aiutare i nostri clienti a combattere gli incendi boschivi utilizzando gli aeromobili più efficienti disponibili sul mercato, ecco perché la nostra scelta è ricaduta sul Be-200 poiché si tratta di un aereo con eccellenti caratteristiche di velocità, agilità, autonomia e di quantità d’acqua scaricabile sugli incendi; i nostri piloti sono ora pronti a volare su questo eccezionale aereo.”

Il Beriev Be-200 è un aereo anfibio polivalente; svolge ottimamente numerosi compiti: dalla lotta antincendio, fino alle operazioni di ricerca e soccorso (SAR), dal pattugliamento marittimo fino al trasporto merci (per 7,5 tonnellate) o passeggeri (fino a 72) e ancora nel ruolo MedEvac e persino nel pattugliamento marittimo. Si tratta a tutti gli effetti anche del primo velivolo anfibio prodotto in serie ad essere dotato di due motori a reazione disposti sopra le ali per ridurre i rischi di ingestione di acqua e inoltre può agevolmente atterrare su terra, ghiaccio o acqua.

La variante multiruolo da emergenze Be-200CHS o ES è stata certificata nel 2003 dal Registro aeronautico IAC in conformità con gli standard AP-25. Nel 2007, il Be-200ES è stato autorizzato a trasportare 43 passeggeri su voli di media lunghezza, sia da basi terrestri che su superfici d’acqua Nel 2010 infine è stato ottenuto un certificato di omologazione di tipo europeo (EASA).

 

La UMPO e la Sukhoi procedono al potenziamento del Su-30SM

Secondo un documento presentato dalla società di propulsori russa ODK UMPO (Ufimskoye motorostroitel’noye proizvodstvennoye ob’edineniye – Ufa Engine Industrial Association), i caccia multiruolo biposto Sukhoi Su-30SM saranno prossimamente equipaggiati con gli attuali propulsori dei Su-35, ovvero gli AL-41F-1S.

Dell’aggiornamento dei Su-30SM avevamo parlato a settembre dello scorso anno e a marzo di quest’anno, ma tra i dettagli resi allora non figurava l’implementazione di un motore più potente come quello del Su-35 al posto dell’attuale AL-37FP attualmente in uso.

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“Al fine di unificare la produzione di motori forniti alle Forze Aerospaziali russe con quelli dei Su-35 realizzati dalla Irkut Corporation – spiega il comunicato – la Sukhoi Company e la nostra società sono impegnati nella ricerca e sviluppo della modernizzazione del Su-30SM con il propulsore AL-41F-1S”

Il motore aeronautico AL-41F-1S (noto in Russia come “Izdeliye 117S”, da non confondere con “l’Izdeliye 30”, un altro derivato che equipaggerà il caccia di quinta generazione Su-57) è un motore turbofan modulare a due alberi con controllo vettoriale della spinta e controllo digitale integrato che offre una spinta di 14.000 kgf con postcombustione inserita.

Per la cronaca la società russa UMPO sita nella città di Ufa produce attualmente motori a turbogetto per la linea di caccia e caccia bombardieri Su-25, Su-27, Su-30, Su-34, il motore D-436TP per l’anfibio Beriev Be-200 nonché le trasmissioni per elicotteri Mil Mi-26 e Ka-32.

 

Russian Helicopters boicotta la manutenzione estera di un Mi-17V-5 afghano

La società Russian Helicopter assieme alla JSC Mil Moscow Helicopter Plant e il produttore PJSC Kazan Helicopters, a causa delle informazioni ricevute sulla revisione non autorizzata di un elicottero Mi-17V-5 del Ministero della Difesa dell’Afghanistan da parte della società di riparazione aeronautica slovacca LOTN, ha espressamente declinato tramite un comunicato stampa ufficiale ogni responsabilità sul corretto funzionamento del velivolo e conseguentemente si rifiuta di fornire da oggi e in futuro qualsiasi supporto e servizio di assistenza per il volo in totale sicurezza dell’elicottero specificato.

Mil 17 afghano a Kunduz REUTERS

Secondo il comunicato emesso, la revisione di questo esemplare di Mil Mi-17V-5 è stata eseguita presso l’impianto di riparazione slovacco che non era in grado di eseguire la revisione di questo particolare tipo di velivolo poiché la stessa è stata effettuata sotto la documentazione di riparazione e revisione sviluppata da LOTN senza la partecipazione e la supervisione del progettista e del costruttore.

Come se non bastasse poi, si legge sempre sul comunicato, la revisione e la documentazione di progetto aggiornate per l’elicottero da trasporto militare Mi-17V-5, i pezzi di ricambio e i kit di gruppo per la revisione non sono mai stati forniti alla società di riparazione slovacca dell’aeromobile in questione.

JSC “Russian Helicopters”, conclude il comunicato, notificherà a tutte le agenzie e gli enti russi e internazionali interessati l’iscrizione della società di riparazione di aeromobili slovacchi LOTN nell’elenco delle installazioni di riparazione degli aeromobili che effettuano revisioni non autorizzate di aeromobili adibite al trasporto militare di tipo Mi-17V-5.

Non ultimo, per la cronaca, aggiungiamo anche la notizia che l’ucraina Konotop Aircraft Repair Plant si è aggiudicata un contratto del valore di 40 milioni di dollari per la riparazione e l’aggiornamento di elicotteri Mil Mi-17 appartenenti alla Gendarmeria turca (Jandarma Genel Komutanlığı), frutto di un colloquio durato 6 mesi tra il Ministro degli Interni di Kiev e il Ministero degli Affari Interni di Ankara.

Foto:  Beriev, VKS e Reuters

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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