Smantellata in Iraq la rete al-Rawi che finanziava l’Isis
Agenti della sicurezza irachena, in coordinamento con le forze antiterrorismo curde nell’ ambito della Coalizione a guida statunitense, hanno arrestato dieci membri della rete “Al Rawi”, nel corso di diverse operazioni condotte tra il 7 e il 10 ottobre tra Baghdad ed Erbil.
Lo ha annunciato il 12 ottobre la stessa Coalizione in una nota stampa precisando che la rete era uno dei principali network finanziari dello Stato islamico. “Si tratta di un duro colpo alle aspirazioni di rinascita dell’Isis in Iraq”, ha commentato il tenente generale Paul LaCamera, dal settembre scorsio alla testa dell’Operazione Inhgerent Resolve.
“Chiunque fornisca supporto all’ Isis, in ogni caso, ne subirà le conseguenze”, ha aggiunto il generale dell’US Army (nella foto a fianco).
La rete “Al Rawi” prende il nome dal suo capo, Fawaz Muhammad Jubair al-Rawi, anche conosciuto come “l’ emiro delle finanze dell’Isis”, ucciso nel giugno 2017 da un raid aereo ad Abu Kamal, nella Siria orientale, quando già da un anno era iniziata la caccia alla sua rete di finanziamento sulla quale il dipartimento del Tesoro americano aveva imposto sanzioni.
Al Rawi aveva giurato fedeltà al califfo Abu Bakr Al Baghdadi nel 2014, e nella sua casa di Abu Kamal avrebbe ospitato una lunga serie di incontri tra comandanti del gruppo jihadista tra il 2014 e il 2015, cioè durante il consolidamento della presenza dell’Isis in Iraq e in Siria.
Con la sconfitta militare dell’Isis in Iraq, il gruppo jihadista sembra aver cambiato nuovamente pelle, rinunciando all’ amministrazione dei territori per tornare ad agire come un network terroristico “classico”, soprattutto attraverso cellule dormienti. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, l’Isis ha ancora 30.000 membri attivi tra Siria e Iraq.
(con fonte AGI)
Foto: Youtube, Daily Express e The True Patriot
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