Cambio al vertice del Comando USFK in Corea del Sud
L’8 novembre scorso a Camp Humphreys, base militare statunitense a Pyeongtaek, nella provincia sudcoreana di Gyeonggi, si è svolta la cerimonia per il passaggio di consegne tra il generale dell’esercito Robert Abrams e il generale uscente Vincent Brooks al comando delle USFK (US Forces in Korea).
Il comandante dell’USFK è anche il responsabile del comando delle forze combinate ROK-U.S. (CFC) e del comando delle Nazioni Unite (UNC).
La cerimonia è concisa con il 40° anniversario della creazione della CFC. All’evento erano presenti il Presidente sudcoreano, Moon Jae-in, il Ministro della Difesa Jeong Kyeong-doo e il comandante del comando Indo-Pacifico ammiraglio. Philip Davidson.
Il comandante uscente, generale Brooks, ha ricoperto la posizione per due anni e sei mesi, durante un periodo non certo facile viste le provocazioni nucleari e missilistiche della Corea del Nord.
Brooks ha descritto il suo periodo in Corea del Sud come “una corsa sulle montagne russe”, con la penisola che è passata dal timore di una guerra ad un vertice storico tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un.
Nell’agosto scorso a Seoul, Brooks aveva dichiarato ai giornalisti: “siamo passati da momenti di grande tensione e grande pericolo a momenti di grande opportunità e più volte avanti e indietro tra questi, non essendo mai completamente certi di ciò che sarebbe successo il giorno successivo”.
Mentre, il nuovo capo delle forze armate statunitensi in Corea, generale Abrams, ha sottolineato la necessità di un una solida postura militare per sostenere l’impegno diplomatico con la Corea del Nord, nel momento in cui i negoziati nucleari tra Pyongyang e Washington sembrano in stallo.
Secondo quanto riportato dal Korea Times, Abrams è noto per avere una linea dura verso la Corea del Nord. Nell’udienza di conferma al Senato americano nel mese di settembre, ha dichiarato che la sospensione delle esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud ha portato al “degrado” della prontezza militare.
Abrams si è laureato presso l’Accademia militare degli Stati Uniti. Durante i suoi 34 anni di servizio attivo, ha ricoperto incarichi di staff e di comando in Germania, negli Stati Uniti e nel sud-ovest asiatico. Più recentemente, è stato capo del U.S. Army Forces Command.
Il padre di Abrams, generale Creighton Abrams è stato capo di stato maggiore interforze ed entrambi i suoi fratelli maggiori hanno servito come generali dell’esercito.
Attualmente, ci sono circa 28.000 truppe americane assegnate al USFK in Corea del Sud, anche se il numero varia durante le esercitazioni militari o quando una nuova unità si sposta per rimpiazzarne un’altra.
Secondo quanto riporta USA Today, l’esercito rappresenta la maggior parte delle truppe con più di 19.000 soldati; seguito dall’aeronautica (oltre 8.000), Marina (circa 1.000) marinai e il Corpo dei Marine (200 unità).
La maggior parte delle truppe è dislocato alla US Army Garrison Humphreys di Pyeongtaek e a Camp Walker di Daegu. L’Aeronautica ha due basi, Osan e Kunsan. La Marina opera da Busan e Jinhae. L’esercito americano sta spostando la maggior parte delle sue forze dalle basi vicino al confine con la Corea del Nord alle basi più a sud.
(La base di Yongsan è destinata a diventare un parco pubblico una volta che gli americani finiranno di evacuare e bonificare.)
Tra gli Stati Uniti e la Repubblica di Corea esiste un trattato di mutua difesa in vigore dall’inizio degli anni ’50. La Corea del Sud paga circa la metà dei costi per mantenere le truppe americane di stanza nel paese. Nel 2016 la spesa ammontava a 821 milioni di dollari.
Foto USFK
Elvio RotondoVedi tutti gli articoli
Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.