La brigata Aosta continua la sperimentazione del progetto Forza NEC

Si è conclusa presso il poligono di Monte Romano la 2^ Sessione di Integrazione Operativa (SIO) 2018 condotta da unità dell’Esercito, nell’ambito della campagna di sperimentazione del progetto congiunto Difesa-Industria, denominato Forza NEC (Network Enabled Capability).

Il posto comando digitalizzato della Brigata Aosta (1) (002)

La Signora Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, accompagnata dal Generale Enzo Vecciarelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa, e dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, ha verificato sul campo l’impiego di nuove tecnologie applicate a nuovi mezzi e sistemi di comunicazione che consentiranno di rendere le operazioni militari più integrate, sicure, protette ed efficaci.

Un contributo prezioso grazie al quale, ha sottolineato il Ministro, “l’Italia potrà confermare quel livello di prestigio e visibilità internazionale che è riuscita a ritagliarsi dimostrando di essere all’altezza delle aspettative e di sapersi adattare ai nuovi scenari di riferimento sempre più incerti”.

Lo scopo dell’esercitazione è stato quello di implementare le capacità di operare in modo interamente digitalizzato e interforze, utilizzando i sistemi di comando e controllo, i mezzi tattici nonché gli equipaggiamenti individuali.

In particolare dallo sviluppo del già noto Soldato Futuro sono stati prodotti esemplari di prototipi operativi del sistema individuale al combattimento, che consiste nella realizzazione di un “sistema soldato”, basato sulla sinergia uomo-dotazione, idoneo ad assolvere i compiti all’altezza dei profondi mutamenti intervenuti nello scenario internazionale, nell’ottica di un contesto duale d’impiego.

I Vertici della Difesa durante le attività in poligono (002)

La sua integrazione nel sistema automatizzato di comando e controllo permette il completo inserimento delle unità, fino ai minimi livelli, nel processo di digitalizzazione dei nuovi scenari operativi. Sono stati, inoltre, impiegati apparati che consentono di inviare in tempo reale i dati per la raccolta delle informazioni, la ricognizione con mini droni per l’intervento da parte delle unità di artiglieria, i quali inseriti in una cornice più ampia di sistemi di simulazione contribuiranno a ridurre in maniera considerevole l’impatto ambientale delle esercitazioni.

Dopo il dispiegamento logistico iniziato a metà ottobre per realizzare il posto comando di brigata e gli impianti campali, l’attività operativa è stata condotta grazie all’impiego di 25 reparti dell’Esercito, a guida Brigata Aosta, con 1200 soldati, 118 veicoli tattici, 96 sistemi d’arma, 27 automezzi speciali, 39 autoveicoli commerciali e l’ultima versione dell’elicottero CH 47 nella configurazione “F”, recentemente acquisito dalla Forza Armata.

Il personale della Brigata Aosta in esercitazione (002)

La collaborazione tra Esercito e Leonardo, l’azienda globale italiana ad alta tecnologia nei settori dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, ha consentito di sperimentare, durante l’esercitazione, sistemi d’arma ed equipaggiamenti ad alto indice tecnologico, mettendo in evidenza il contributo prezioso dell’industria nazionale della Difesa per la sicurezza degli uomini e le donne con le stellette, tema centrale nello sviluppo di nuove dotazioni.

In particolare, sono stati impiegati il moderno sistema anti-drone CUAV (Counter Unmanned Aerial Vehicle) e i nuovi mezzi tattici recentemente acquisiti dall’Esercito, come il Veicolo Tattico Medio Multiruolo (VTMM) “Orso” e il Veicolo Tattico Leggero Multiruolo 2 (VTLM2).

Fonte: Stato Maggiore Esercito

 

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