Tokyo avvia le verifiche per dispiegare il sistema antimissile Aegis Ashore

Il Giappone continua a rafforzare costantemente le sue capacità di difesa con l’introduzione della versione terrestre del sistema di difesa contro i missili balistici Aegis, fino ad ora installato su navi.

Nel dicembre 2017, il governo nipponico ha approvato l’introduzione di due sistemi Aegis basati a terra (Aegis Ashore) che saranno gestiti dall’Esercito (Japan Ground Self Defence Force). L’introduzione di Aegis Ashore rafforzerà i cacciatorpediniere dotati di intercettazione Aegis di livello superiore.

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La spesa più grande proposta nel budget militare per il prossimo anno fiscale riguarderà la difesa contro i missili balistici, con una richiesta di 235 miliardi di yen per le due nuove stazioni terrestri di Aegis Ashore realizzate da Lockheed Martin.

Il 29 ottobre scorso, esperti del ministero della Difesa hanno iniziato un sopralluogo sul campo, presso l’area di addestramento della Forza di autodifesa terrestri a Hagi, nella prefettura di Yamaguchi, per il dispiegamento del sistema missilistico. Il ministero condurrà un’attività simile in un’area di addestramento del JGSDF nell’area di Akita altro sito candidato per l’installazione del sistema. Saranno effettuati rilevamenti di perforazione per studiare le condizioni geologiche e anche per rilevare possibili effetti sulla salute dei residenti locali delle onde radio emesse dal sistema.

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I rilevamenti dovrebbero continuare fino alla fine di febbraio del prossimo anno. La difesa missilistica balistica (BMD) del Giappone si basa su un efficace sistema di difesa a più livelli, con intercettazione di livello superiore con cacciatorpediniere della Marina equipaggiati con il sistema Aegis diotato di missili Standard SM3 e di livello inferiore con Patriot PAC-3 basati a terra, entrambi interconnessi e coordinati dal Japan Aerospace Defense Ground Environment (JADGE).

Come riportato su Analisi Difesa il 9 aprile 2018, i sistemi Aegis Ashore utilizzano un missile intercettore Standard 3 Block 2A per proteggere l’intero paese da Hokkaido a Okinawa. I due sistemi Aegis Ashore verranno resi operativi entro il 2023 e saranno i primi ad essere resi operativi in Asia dopo le due installazioni dispiegate dagli USA in Romania (Deveselu) e in fase di dispiegamento a Redzikowo, nei pressi della città polacca di Słupsk.

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La Russia aveva espresso preoccupazione per il dispiegamento del sistema in quanto percepita come parte della difesa antimissile statunitense, ma il 31 luglio, in occasione della riunione ministeriale Giappone e Russia per gli affari esteri e la difesa (“2 + 2” riunione ministeriale) il ministro della difesa giapponese, Itsunori Onodera, aveva precisato che il sistema di difesa missilistica del Giappone, incluso Aegis Ashore, è gestito esclusivamente da Tokyo, è puramente difensivo e che non rappresenta una minaccia per la Russia.

Le Forze di autodifesa giapponesi starebbero premendo per una spesa record per il prossimo anno fiscale, poiché Tokyo continua a percepire concretamente la minaccia missilistica dalla Corea del Nord, nonostante la promessa di Pyongyang di abbandonare le armi nucleari.

La proposta di budget del Ministero della Difesa, riferita alla fine del mese di agosto, è di un aumento del 2,1% fino a 48 miliardi di dollari per il prossimo anno fiscale che comincerà nell’aprile 2019. Se approvato, sarà il settimo aumento annuale consecutivo.

Foto Lockheed Martin

Foto Asahi Shimbun, Lockheed Martin e Keith Bedford

 

Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.

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