News da Mosca

La documentazione tecnica del PAK-DP inviata al Ministero della Difesa

Confermando la notizia fornita da Analisi Difesa lo scorso ottobre, la società russa United Aircraft Corporation (UAC) ha comunicato di aver ufficialmente consegnato al Ministero della Difesa tutta la documentazione sulla realizzazione di un futuro sistema aereo di intercettazione a lungo raggio, un progetto noto ai più con la sigla PAK-DP.

A riferirlo ai media nazionali è stato Sergey Korotkov (CEO di MiG Aircraft e Vicepresidente nel settore delle innovazioni della UAC), dopo aver risposto a che punto fossero i lavori per la creazione del fantomatico intercettore che dovrebbe prendere il posto del MiG-31: – “Posso confermare che tutte le documentazioni [sul PAK DP] sono state presentate al Ministero della Difesa.”

Come ribadito in passato, nonostante le difficoltà di bilancio e le restrizioni dovute alle sanzioni da parte dei paesi occidentali, Mosca non può permettersi di lasciare scoperto in futuro un tassello della componente aeronautica di un’importanza strategica così rilevante ai fini della sorveglianza del proprio immenso territorio ampio oltre 10 mila chilometri.

 

Primo volo per il Mil Mi-38T

In occasione del China International Aviation & Aerospace Exhibition 2018 il CEO di Russian Helicopters Andrey Boginsky ha dichiarato agli organi di stampa che il Mil Mi-38T (versione militare del Mi-38) si è alzato per la prima volta in volo in modalità “hovering” e qualche settimana dopo, il 23 novembre, in occasione dell Helicopter Forum 2018 di Kazan, ha effettuato il suo primo volo dimostrativo.

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Come già evidenziato in passato da Analisi Difesa questa nuova macchina si colloca nella fascia di peso intermedia tra il Mi-8 e il Mi-26. Con un carico utile di 5.000 kg in cabina il Mi-38 può volare a una distanza di 420 km, mentre con un normale carico da 2.700 kg la gamma di volo è estesa a 1.200 km.

Secondo le informazioni rese a suo tempo dal costruttore il Mi-38T sarebbe inoltre in grado di trasportare fino a 30 passeggeri o in alternativa un carico fino a 6000 Kg sull’imbracatura esterna; Boginsky ha però colto l’occasione per aggiornare tali parametri poiché durante i test si ha avuto modo di aumentare la massa del carico sulla sospensione esterna da sei a otto tonnellate, il che rende il capo di Russian Helicopters fiducioso sull’ampliamento della possibilità di utilizzo per scopi militari.

Ricordiamo che il progetto del Mi-38 è iniziato nel 1981 e otto anni dopo il modello è stato presentato per la prima volta al salone parigino di Le Bourget; nel 1993 è stata avviata la realizzazione di due prototipi e poco dopo a causa di difficoltà economiche i lavori sono stati sospesi con la ripresa del progetto avviata ben diciassette anni dopo, nel 2010.

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Nell’ambito dell’attuazione degli obblighi contrattuali stipulati lo scorso luglio con la Difesa Russian Helicopters fornirà due Mi-38T entro la fine del 2019 contando che, stante quanto dichiarato da Boginsky, sono cinque in totale gli esemplari comunque realizzati in serie nello stabilimento della Kazan Helicopters; i due velivoli richiesti dalla Difesa saranno poi utilizzati per condurre prove di volo congiunte al fine di constatare l’adeguamento ai requisiti delle Forze Armate russe e dimostrare così l’adattabilità e la rispondenza della macchina ai vari compiti militari a cui potrebbe essere chiamata a svolgere (MedEvac, SAR e trasporto truppe).

La versione militare si distingue da quella civile per la dotazione di serbatoi di carburante autosigillanti, serbatoi supplementari per l’ampliamento dell’autonomia, attrezzature speciali e avioniche dedicate.

 

Pod da ricognizione per il Su-34

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Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha recentemente pubblicato sul portale degli appalti pubblici i termini per un’asta chiusa finalizzata all’assegnazione di un contratto per dotare i cacciabombardieri Sukhoi Su-34 di pod per la ricognizione.

Nel dettaglio viene richiesta “…l’esecuzione dei lavori di manutenzione e la supervisione tecnica delle strutture e dei sistemi di ricognizione aerea in conformità con l’elenco approvato dal Ministero della Difesa russo, ovvero la revisione dei velivoli Su-34 per l’uso di contenitori da ricognizione e delle loro attrezzature aggiuntive con pod dedicati.”

Secondo il documento in questione è previsto l’equipaggiamento per quattro velivoli Su-34 mentre il costo iniziale (massimo) del contratto è pari a 256.565.871 di rubli corrispondenti a oltre 3.900.000 $.

 Foto:  Russian Helicopters, Rostec, UAC e Ministero Duifesa Russo

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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