Dopo i 24 mezzi blindati Storm donati all’Esercito del Mali e consegnati il 26 dicembre scorso, il Qatar continua a fornire supporto militare agli Stati impegnati a combattere le insurrezioni jihadiste con la donazione di 68 veicoli dello stesso tipo (prodotti dalla società qatarina Stark Motors elaborando lo chassis dei veicoli 4×4 Toyota Land Cruiser Serie 79) all’esercito Somalo impegnato a combattere le milizie di al-Shabaab

I mezzi sono stati consegnati nei giorni scorsi in una cerimonia a Mogadiscio, alla presenza del ministro della Difesa somalo Hassan Ali Mohamed e del capo delle forze di difesa somalo generale Dahir Adan Elmi. I veicoli sono stati donati disarmati, alcuni dotati di torrette in gradi di impiegare mitragliatrici e lanciagranate.

Doha sta gareggiando con gli Emirati Arabi Uniti per esercitare l’influenza politica sulla Somalia dive è ben presente anche la Turchia, alleato del Qatar nella sponsorizzazione del movimento della Fratellanza Musulmana e che a Mogadiscio ha costruito porto, aeroporto, altre infrastrutture civili e una propria base militare.

La Somalia ha rifiutato di prendere posizione nella crisi tra il Qatar e l’asse tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti ma le relazioni con Abu Dhabi sono diventate tese dopo gli investimenti e la presenza militare degli Emirati Arabi Uniti nella regione separatista del Somaliland.

Nell’aprile scorso Mogadiscio ha interrotto il programma degli Emirati Arabi Uniti per addestrare alcuni reparti somali che in gran parte vengono istruiti dalla missione europea EUTM-Somalia.

La maggior parte dei veicoli militari protetti dell’Esercito Siomalo sono frutto di donazioni internazionali come i Tiger 4 × 4 della cinese Shaanxi Baoji Special Vehicles arrivati a Mogadiscio nel 2017, la ventina di RG31 e Toyota Land Cruiser donati nel 2015 dagli Emirati Arabi Uniti (UAE) e i 54 veicoli VM40 e VM 40 Protetto (Scarrafone) forniti nel 2014, oltre ai 13 Acmat Bastion cui si aggiungono secondo IHS Jane’s, 50 ruotati di produzione britannica AT-105 Saxon.

(con fonte Defenceweb e IHS Jane’s)