Anche la CIA ammette che l’Iran rispetta “tecnicamente” gli accordi sul nucleare

AsiaNews – Teheran “rispetta” i dettami previsti “dell’accordo sul nucleare” firmato nel 2015, e sconfessato nel maggio scorso dagli Stati Uniti nonostante il parere contrario della comunità internazionale. La conferma arriva dal capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che in una nota diffusa in rete sottolinea quanto sia “essenziale” che la Repubblica islamica “prosegua mantenendo gli impegni” previsti.

Nel maggio 2018 Donald Trump ha ordinato il ritiro dall’accordo nucleare (Jcpoa) voluto da Obama, introducendo le più dure sanzioni della storia contro Teheran. Una decisione che ha provocato un significativo calo nell’economia iraniana – confermato da studi Fmi – e un crollo nel petrolio, obiettivo della seconda parte delle sanzioni in vigore dal 4 novembre In risposta Teheran ha minacciato di riprendere l’arricchimento dell’uranio (per scopi civili).

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Il direttore generale dell’agenzia atomica Yukiya Amano (nella foto a lato) invita i leader iraniani a mantenere l’attuale politica e a proseguire nel cammino di collaborazione con gli emissari dell’agenzia Onu. Intanto negli Stati Uniti si è aperto un nuovo fronte di scontro fra la Casa Bianca e i vertici delle agenzie di intelligence.

In un messaggio affidato a twitter il presidente Trump li definisce “ingenui” e li invita a “tornare a scuola”. Alla base della controversia, l’ultimo rapporto delle agenzie che confermano il rispetto da parte di Teheran degli accordi sul nucleare e l’allerta sulla Corea del Nord che – a detta dell’intelligence – costituisce un pericolo ben maggiore rispetto all’Iran.

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“Prestate attenzione all’Iran” scrive l’inquilino della Casa Bianca. “Forse l’intelligence – aggiunge – dovrebbe tornare a scuola”. Una risposta piccata al rapporto pubblicato nei giorni scorsi dalle principali agenzie, secondo cui Teheran non sta costruendo armi nucleare e non ha alimentato il programma atomico, ottemperando alle disposizioni contenute nel Jcpoa.

Diverso il giudizio su Pyongyang, che non avrebbe affatto rinunciato all’arsenale atomico.  Secondo Trump la Repubblica islamica continua a “creare problemi in tutto il Medio oriente, e oltre”, ma in “modo diverso” dall’uscita di Washington dall’accordo nucleare. Teheran, prosegue, resta “una fonte di potenziale pericolo e conflitto”.

In una audizione al Senato la direttrice della Cia Gina Haspel (nella foto sopra) ha detto che l’Iran “tecnicamente… è in linea” con l’accordo nucleare, ma resta una minaccia per gli Stati Uniti per “le ambizioni regionali” che coltiva e le “migliori capacità militari”.

Foto: CIA, IAEA e CNN

 

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