L’India acquista urgentemente 21 MiG-29 “Fulcrum” alla Russia
Secondo fonti del governo locale al quotidiano indiano The Economic Times, Nuova Delhi starebbe accelerando il processo per l’acquisto di 21 caccia MiG-29 “Fulcrum” per la relativa creazione di un ulteriore squadrone di caccia.
L’Aeronautica indiana starebbe infatti affrontando già da qualche anno una sempre più grave carenza di aerei da combattimento e questo motiverebbe l’urgenza dell’appalto inviato alla controparte russa con esplicita richiesta di consegna addirittura nei prossimi mesi. Anche considerando i 36 caccia Dassault Rafale ordinati nel 2016, la previsione del numero dei caccia in servizio nella IAF per i prossimi tre anni è in caduta libera anche a causa della progressiva radiazione dei MiG-21 e MiG-27 presenti tra le file della Forza Aerea indiana in numeri considerevoli (rispettivamente 134 e 44 esemplari)
Il piano per l’acquisizione dei 21 MiG-29 discusso in realtà lo scorso mese dovrebbe costare all’erario circa 40 milioni di dollari a velivolo (inclusi nel prezzo sistemi d’arma, addestramento e altre attrezzature), per un totale dunque di circa 840 milioni di dollari; spesa decisamente contenuta a fronte dei 240 milioni di dollari sborsati dal paese asiatico per ogni esemplare di Rafale e che furono oggetto di critiche verso il leader del paese Narendra Modi accusato di aver acquistato i caccia francesi ad un prezzo ben superiore rispetto a quello reale.
Chiaramente i due caccia sono sostanzialmente diversi per epoca di sviluppo ma le fonti ribadiscono che l’intenzione da parte indiana è quella di fare aggiornare i Fulcrum al più recente standard esistente che includa ampie capacità aria-terra, raggio d’azione notevolmente esteso attraverso CFT integrati in fusoliera, sonda per rifornimento in volo e un nuovo pacchetto di avionica e armi.
Sono 66 i MiG-29 attualmente in servizio con l’Aeronautica Indiana (oggetto di aggiornamento nel 2008), mentre 45 MiG-29K/KUB sono gestiti dalla Marina indiana a bordo della portaerei INS Vikramaditya e sono stati ordinati in due distinte tranche nel 2004 e nel 2010.
Foto IAF
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.