Al-Jazeera: la Francia consegna imbarcazioni e armi ad Haftar

La Francia avrebbe consegnato imbarcazioni e armi all’Rsercito Nazionale Libico (LNA) guidato dal feldmaresciallo Khalifa Haftar nel porto di Ras Lanuf, terminal petrolifero costiero nel Golfo della Sirte, raggiunto da una fregata della Marina Francese.

Members of the Libyan National Army (LNA), also known as the forces loyal to Marshal Khalifa Haftar, fire a tank during fighting against jihadists in Benghazi's Al-Hout market area on May 20, 2017. / AFP PHOTO / Abdullah DOMA

A riferirlo è l’emittente televisiva satellitare qatariota “al Jazeera”, fonte non certo imparziale considerato che il Qatar è acerrimo nemico di Haftar e sostenitore del GFoverno di Accordo Nazionale (GNA), il governo tripolino di Fayez al- Sarraj. Fonti militari libiche hanno però smentito all’Ansa la notizia.

Secondo indiscrezioni citate da al-Jazeera,  Haftar starebbe mettendo a punto un piano di attacchi via mare alla capitale libica.

“Le forze di Haftar potrebbero ricorrere a un piano di sbarchi per alleggerire la pressione sulle direttrici di combattimenti nei dintorni di Tripoli”, ha scritto l’emittente qatariota su twitter citando “fonti libiche”.

epa04486669 Libyan Army soldiers parade during a graduation ceremony of the first batch of the Tripoli air base security and protection batallion of the Presidency of the General Staff of the Libyan army, in Tripoli, Libya, 12 November 2014. EPA/STR

“il piano di sbarco mirerebbe a sostenere le forze di Haftar nelle città di Sorman e Sabrata”, precisa al-Jazeera riferendosi a due centri costieri situati  a ovest della capitakle, sotto attacco dal 4 aprile soprattutto da sud.

“Abbiamo incaricato una grande forza della sicurezza delle coste di proteggere Tripoli da gruppi di invasori delle forze di Haftar”, ha dichiarato Fathi Bashagha, il ministro dell’interno del GNA, come riporta la pagina facebook della tv libyaal-ahrar.

Per il colonnello Reda Issa: portavoce militare del GNA, “qualsiasi tentativo delle forze di Haftar di infiltrarsi dal mare sarebbe un suicidio”.

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Nei giorni scorsi, il portavoce delle forze del generale Haftar, colonnello Ahmed al-Mismari, aveva denunciato la presenza di “una nave iraniana sospetta” al porto di misurata, città-stato che sostiene Tripoli contro gli uomini di Haftar, come sottolinea l’Agenzia Nova.

“Si tratta – aveva detto Mismari – di una nave della guardia rivoluzionaria iraniana che rientra nella lista nera dei movimenti terroristici redatta dagli stati uniti. la nave è arrivata a misurata da un porto dell’est Europa da quattro giorni”.

Lo scorso 18 aprile il ministero dell’interno del governo di tripoli aveva annunciato l’interruzione degli accordi di sicurezza con la Francia, “a causa del sostegno di Parigi” al generale Khalifa Haftar.

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Sul fronte degli scontri ieri le forze militari del GNA sono avanzate a sud e guadagnano nuove posizioni in direzione dell’area di Qasr ben Ghashir. lo ha detto il portavoce militare del GNA, Mohammed Gnounou.

I governativi – ha detto il militare – hanno attaccato l’area di Ain Zara, 15 chilometri a sudest del centro della capitale, e circondato le milizie avversarie che si sono arrese e hanno consegnato le armi.

Le forze dell’LNA di Haftar hanno invece annunciato ieri di aver abbattuto due caccia di Tripoli: lo ha reso noto lo stesso al-Mismari, in una conferenza stampa. i due aerei “sono stati colpiti ieri nei pressi di Jufra e al al-Watiyah”;

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“Uno dei piloti è ecuadoriano” ha detto Misnari accusando Tripoli di aver reclutato” combattenti stranieri, inclusi elementi dell’opposizione ciadiana, e altri inviati dalla Turchia”. Le autorità del GNA hanno smentito l’abbattimento dei cacci a e rimandato al mittente l’accusa di aver reclutato stranieri nelle proprie file.

E’ salito intanto a 37.600 il numero degli sfollati dall’ inizio degli scontri armati a tripoli e dintorni secondo l’ufficio delle nazioni unite per gli affari umanitari (Ocha).

Secondo fonti mediche i morti dal 4 aprile sarebbero invece 285 e tra questi si contano 85 bambini e 90 donne mentre i feriti sarebbero oltre 1.600.

Foto: AFP, Reuters, AP, Twitter e EPA

 

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