Siria: operazione Al-Abra per aiutare la fuga dei jihadisti da Baghuz
Lo Stato islamico ha lanciato nella provincia siriana di Deir Ezzor un’operazione per evacuare i membri rimasti nella zona e in particolare a Baghouz. Sembra che il nome dell’operazione sia al-Abra (barca, traghetto).
Secondo fonti locali un gruppo di miliziani dello Stato Islamico si muove nella provincia siriana per attaccare obiettivi delle milizie curdo-arabe sostenute dalla Coalizione a guida statunitense delle Forze Democratiche Siriane (SDF) e dell’esercito di Damasco.
Quattro attentatori suicidi si sono fatti esplodere a Raqqa, l’ex capitale dello Stato Islamico il 3 aprile (le SDF non hanno reso noto il numero delle vittime) e lo stesso giorno l’Isis ha rivendicato una serie di attacchi nell’ est della Siria, vicino a pozzi petroliferi controllati in parte dalle forze governative siriane e in parte dalle SDF.
L’obiettivo di questi attacchi potrebbe essere quello di impegnare i nemici con azioni diversive mentre altri jihadisti cercano di far allontanare i loro compagni.
L’operazione al-Abra impegnerebbe elementi dell’al-Rikaz (la struttura che gestiva i beni e le merci preziose del Califfato), provenienti dal deserto di Badia Al-Sham, affiancati da miliziani locali scampati all’offensiva nemica degli ultimi mesi.
Le forze dello Stato Islamico impegnate nell’operazione al-Abra sono però sotto tiro sia dalle SDF sia dalla Coalizione Internazionale e dei partner stranieri.
Negli ultimi giorni, infatti, alcuni leader Isis appartenenti al commando sono stati uccisi in raid aerei e in scontri terrestri mentre nei. rastrellamenti nella zona di Baghuz un dirigente iracheno dello Stato Islamico noto come Abu Suhayb, è stato catturato assieme ad altri quattro membri dell’organizzazione.
Le SDF stanno rastrellando tutta la zona per scovare i miliziani ancora nascosti bloccando anche le loro vie di fuga verso Badia Al-Sham a ovest e in direzione dell’Iraq.
In proposito va segnalato che è aumentata la vigilanza al confine siro-iracheno per impedire la fuga dei jihadisti i quali puntano all’area desertica tra Anbar e Nineveh. Regioni che da un paio di giorni sono interessate da operazioni condotte dalle forze di sicurezza di Baghdad.
Foto FDS e AFP
Francesco BussolettiVedi tutti gli articoli
Nato a Roma nel 1974, lavora all'agenzia di stampa Il Velino. E' inviato di guerra embedded dal 2003, quando partecipò alla missione Antica Babilonia con l'Esercito Italiano in Iraq. Ha coperto sul campo anche i conflitti in Afghanistan (Enduring Freedom e Isaf) e Libano (Unifil), nonché quelli in Corno d'Africa (Eritrea, Etiopia e Somalia) e le principali attività della Nato al fianco delle forze armate di diversi paesi. E' ufficiale della Riserva Selezionata dell'Esercito, specialista Psy-Ops, e tra il 2012 e il 2013 ha prestato servizio a Herat nell'RPSE. Attualmente si occupa in particolare di cybersecurity.