Il Portogallo nelle guerre d’oltremare: dottrina operativa e operazioni di controinsurrezione in Africa
Il Portogallo nelle guerre d’oltremare – dottrina operativa e operazioni di controinsurrezione in Africa (1961-1974), scritto dal Prof. John P. Cann, il più grande esperto nordamericano del metodo portoghese di contrasto alla Guerra Subversiva, nonchè docente alla Marine Corps University di Quantico, è un testo inedito in Italia. Pubblicato dalla giovane casa editrice “Edizioni il Maglio” all’interno della Collana “Conflitti del Dopoguerra” diretta dallo storico militare Federico Prizzi, rappresenta un libro imperdibile per gli analisti italiani di Counterinsurgency (COIN) e, più in generale, per gli studiosi delle tecniche di soppressione delle forme di sovversione politica e militare.
Il merito del Professore Cann, non è solo quello di aver voluto interpretare i fatti descritti dal punto di vista dei militari, i quali concepirono e realizzarono l’approccio portoghese al COIN, ma è, soprattutto, quello di aver voluto analizzare un’esperienza militare tatticamente vincente, sebbene doppiamente ignorata dagli storici e dagli esperti di Controinsorgenza.
Esperienza militare portoghese doppiamente ignorata, non solamente perchè fu contemporanea al coinvolgimento degli Stati Uniti nella Guerra del Vietnam che, di fatto, catalizzò allora le attenzioni degli analisti militari europei e non, ma anche da quanto accaduto di recente con il coinvolgimento degli USA e dei Paesi della NATO nei conflitti in Iraq e in Afghanistan.
I quali, infatti, non hanno tenuto conto delle strategie vincenti messe in atto dalle forze armate lusitane preferendo, invece, focalizzare la propria attenzione sulle esperienze inglesi e francesi che avevano dimostrato già allora notevoli criticità.
Infatti, nonostante fosse diplomaticamente isolato ed economicamente limitato, il Portogallo riuscì con uno sforzo logistico impressionante, a condurre contemporaneamente, per più di dieci anni, tre operazioni di Counterinsurgency in tre Teatri Operativi differenti: Angola (1961-1974), Guinea Bissau (1963-1974) e Monzambico (1964-1974). Una capacità che ha equivalenti storici solamente nella efficienza delle legioni romane ai tempi dell’Impero dei Cesari.
Inoltre, la dottrina COIN, sviluppata dallo Estado-Maior do Exército a partire dal 1963, con la pubblicazione del manuale: O Exército na Guerra Subversiva, sebbene inizialmente debitrice delle teorie del Ten. Col. David Galula e dell’esperienza francese in Algeria, fu il risultato di un approccio originale e assolutamente innovativo. Innovativo, anche perchè riuscì rapidamente a superare la dicotomia dottrinale e d’impiego che invece aveva attanagliato lo Stato Maggiore francese che era, a quel tempo, diviso tra due scuole di pensiero opposte, ovvero: l’enemy-centric warfare del Colonnello Roger Trinquier e il population-centric warfare del Ten. Col. David Galula.
Un approccio, quello portoghese, che riuscì inoltre a rivoluzionare in breve tempo le operazioni militari tradizionalmente incentrate sulle Campanhas de Pacificação, retaggio delle operazioni di polizia coloniale, in una moderna Campanha de Contrainsurreição.
Un libro, pertanto, unico nel suo genere, che tutto d’un fiato accompagna il lettore tra i meandri di una guerra poco conosciuta.
Emilio Del Bel Belluz
Il Portogallo nelle guerre d’oltremare – dottrina operativa e operazioni di controinsurrezione in Africa
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 320 + 32 pagine fuori testo con foto b/n
+ 8 pagine fuori testo con foto a colori
Stampato dalle Edizioni Il Maglio
Prezzo di copertina: 30.00 euro
disponibile presso www.lastoriamilitare.com
Federico PrizziVedi tutti gli articoli
Antropologo, Polemologo e Storico Militare specializzato nell'applicazione degli studi antropologici alla guerra non convenzionale e alle PSYOPs, è anche Civil-Military Cooperation (CIMIC) Subject Matter Expert. Tra le numerose pubblicazioni è autore di "Cultural Intelligence ed Etnografia di Guerra" (2021), "Al Manar, la Guerra Psicologica di Hezbollah" (2012), "I Manifesti Armati. Analisi delle tecniche di attrazione nella guerra psicologica" (2010). Collabora con Università, Think Tank e Centri Studio in Europa e Africa.