Raid aerei antidroga: a Kabul l’Onu indaga gli Usa per le vittime civili
La Missione dell’Onu in Afghanistan (Unama) ha avviato il 13 maggio un’indagine sui bombardamenti statunitensi della settimana precedente contro i laboratori di droga clandestini che probabilmente hanno causato l’uccisione di un grande numero di civili nell’ ovest del Paese.
In una dichiarazione, l’Unama ha spiegato che sta “esaminando le accuse di presenza di vittime civili derivanti da operazioni aeree compiute dalle forze militari internazionali contro le strutture di produzione di droga”.
Oltre all’aeronautica afghana, (nella foto a lato un aereo antiguerriglia A-29 Super Tucano) solo gli Stati Uniti compiono raid aerei sul territoriio del pese asiatico.
Secondo il portavoce del ministero dell’Interno afghano, Nasrat Rahimi, le operazioni aeree hanno permesso di distruggere 68 “laboratori” di produzione di eroina e altre droghe sintetiche, e hanno portato all’ uccisione di 150 “terroristi talebani”.
Tuttavia, i talebani hanno negato che tali strutture siano state utilizzate per produrre droghe e hanno affermato che sono stati uccisi “fino a 100” civili.
Un rapporto Unama pubblicato a fine aprile ha rivelato che nel primo trimestre del 2019, per la prima volta, le forze degli Stati Uniti, alleate (per lo più della Nato) e afghane hanno ucciso più civili (305) dei talebani e degli altri gruppi di insorti (227).
(con fonte AGI/AFP)
Foto G. Gaiani e US.DoD
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