A Milano gli esperti a confronto su export di armamenti e sanzioni internazionali

Il 21 giugno 2019, presso la sede di Assolombarda si è tenuto il primo congresso europeo AT+ICA (European Association of Trade & Investment Control Compliance Attorneys) in tema di sanzioni economiche internazionali, export control e politiche di controllo degli investimenti esteri. L’evento è stato promosso dallo Studio Legale Padovan, che dal 2002 accompagna le imprese italiane e straniere nel mondo e in Italia, in collaborazione con Assolombarda e ICC Italia.

Durante il convegno i partecipanti hanno potuto ascoltare le voci più autorevoli del settore, sono infatti intervenuti rappresentanti del MISE, del MEF, del MAECI e della Commissione europea, nonché i membri dei prestigiosi studi legali internazionali appartenenti ad AT+ICA.

L’Avvocato Marco Padovan, fondatore dello Studio e Presidente di AT+ICA, ha tenuto il discorso d’apertura, offrendo agli ascoltatori una panoramica generale sull’attuale contesto economico e sulle sfide che gli operatori economici e bancari si trovano, oggi, a dover affrontare. La guerra dei dazi tra Usa e Cina, le misure restrittive dell’Ue verso Iran e Russia, l’efficacia extraterritoriale delle sanzioni economiche statunitensi e la disciplina legale in materia di controllo delle esportazioni delineano un quadro normativo assai complesso per le imprese. Il clima di incertezza politica ed economica, ha sottolineato Padovan, non giova specialmente all’Italia, le cui esportazioni sono in continuo aumento (il saldo commerciale a maggio 2019 è stimato pari a +3.108 milioni, in aumento rispetto a +2.362 milioni di maggio 2018).

La conferenza si è aperta con il panel dedicato all’approfondimento della policy italiana sul commercio internazionale dei materiali d’armamento. È intervenuto Francesco Azzarello, direttore dell’Unità per le Autorizzazioni dei Materiali d’Armamento (UAMA) della Ministero degli Affari Esteri.

Dopo aver esposto brevemente le funzioni ed i compiti dell’Autorità nazionale relative alla concessione di licenze di esportazione di materiali d’armamento e alla garanzia del rispetto della normativa italiana, integrata da quella europea ed internazionale, il Min. Plen. Azzarello ha ricordato che a partire dall’inizio delle ostilità in Yemen nel 2015 le politiche sull’export degli armamenti sono tornate alla ribalta, evidenziando, inoltre, come il moltiplicarsi delle aeree di crisi nel mondo abbia comportato il riarmo e la modernizzazione degli arsenali in molti Paesi. Il dibattito sul commercio internazionale di armamenti è quindi vivace e ricco di stimoli e la mozione Lega-M5S recentemente approvata dalla Camera lo testimonia.

Il 26 giugno 2019 si è concluso, infatti, in seno alla Camera dei deputati l’iter di approvazione della mozione n. 1/00204 proposta da Lega e M5S che impegna il Governo a “proseguire, in tutte le sedi competenti, l’azione volta ad ottenere l’immediato cessate il fuoco e l’interruzione di ogni iniziativa militare in Yemen” e ad adottare le misure necessarie a sospendere le esportazioni verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti di bombe d’aereo e missili che possono essere utilizzati contro i civili.

La maggioranza chiede, inoltre, di “valutare l’avvio e la realizzazione di iniziative finalizzate alla futura adozione, da parte dell’Unione europea, di un embargo mirato sulla vendita di armamenti ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, prevedendo al contempo consultazioni con gli altri Stati membri dei consorzi internazionali in relazione ai programmi di coproduzione industriale intergovernativi attualmente in essere”.

La conferenza è poi proseguita con i panel dedicati alla Cyber Security, e al nuovo regime di sanzioni varato dal Consiglio dell’UE “volte a scoraggiare e contrastare gli attacchi informatici che costituiscono una minaccia esterna per l’UE o i suoi Stati membri” e agli aggiornamenti su Brexit, approfondendo le possibili implicazioni di una eventuale Hard Brexit.

La mattinata è terminata con un acceso dibattito sul tema delle sanzioni economiche internazionali verso Iran e Russia. Sono intervenuti rappresentanti del MEF, del MAECI, della Commissione Europea e del Dipartimento del Tesoro statunitense. Dopo una breve introduzione sulle tipologie di sanzioni internazionali adottate da USA e UE, i relatori hanno commentato le misure introdotte dall’Unione Europea in risposta alle sanzioni USA – da ultimo il sistema INSTEX- e si sono confrontati sulle conseguenze dell’efficacia extraterritoriale delle sanzioni statunitensi (secondary sanctions) per le imprese europee.

L’evento si è concluso con i panel sulle procedure aziendali di compliance e sul controllo sugli investimenti esteri alla luce dell’entrata in vigore (aprile 2019) del nuovo quadro europeo adottato per salvaguardare la sicurezza, l’ordine pubblico e gli interessi strategici dell’UE.

La conferenza è stata, dunque, un’occasione ricca di spunti e riflessioni per le aziende e per i professionisti che operano sui mercati internazionali e che vogliono orientarsi nell’incerto contesto politico-internazionale contemporaneo per prevenire le insidie che il complesso quadro regolatorio e sanzionatorio può comportare.

 

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