Gli USA (probabilmente) hanno una nuova arma capace di “provare sensazioni”

Il National Reconnaissance Office (NRO), il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America che sviluppa e gestisce i satelliti spia, raramente compare al Congresso in audizioni pubbliche, e ancora meno frequentemente parla dei suoi progetti segretissimi. Come del programma Sentient, il cui nome (ndr. senziente, in lingua italiana) non nasconde certo l’ambizioso obiettivo di dotarsi della capacità di sensazione, grazie a un cervello artificiale realizzato negli ultimi 10 anni.

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Sentient colleziona, analizza e correla miliardi di dati per identificare anomalie o fenomeni di interesse e, sulla base delle sue “sensazioni”, suggerisce di puntare i satelliti spia verso le aree del mondo che ritiene più interessanti…

Il vantaggio strategico e militare di chi possiede uno strumento in grado di segnalare “dove, quando e cosa” dovremmo osservare è facilmente comprensibile.

Ed è dunque altrettanto chiara la ragione per cui Karen Furgerson, il Vice Direttore del NRO, ad una domanda specifica sull’impiego di Sentient, ha glissato rispondendo genericamente che “la divulgazione di metodologie classificate nuocerebbe agli Stati Uniti ed ai suoi alleati”.

Ma come valutare l’attività e le conseguenze (militari e non) di un “sistema pensante” come Sentient?

Non è chiaro quali siano le fonti dati di cui si ciba Sentient. Probabilmente moltissime. Si pensi ad esempio che un sistema satellitare privato (Maxar, L3Harris,  BlackSky, ecc.) elabora dati provenienti da decine di satelliti, migliaia di fonti notiziare, milioni di dispositivi mobili, navi, aerei, social network, sensori ambientali e così via.

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Due note a questo proposito. La prima: questi dati sono acquistabili praticamente da chiunque sia in grado di pagarli (ndr. le immagini satellitari ad alta risoluzione ed i relativi metadati geografici venduti da queste aziende, non sono propriamente alla portata di tutti).

Oltre a queste sorgenti, nel caso di Sentient, probabilmente dovremmo aggiungere le intercettazioni, il traffico da celle telefoniche, i dati provenienti dalla Signal Intelligence (SIGINT), e molto altro ancora.

Secondo aspetto: chi dispone della capacità di raccogliere e combinare efficacemente questi dati può individuare rapidamente gli eventi di interesse ed acquisire la relativa informazione fotografica in tempo reale (ad esempio, Mario Rossi entra alla Rinascente di Milano, una manifestazione di protesta vicino a base militare di Aviano, un convoglio militare in movimento, un nuovo hangar, ecc.).

Oltre a questi chiari vantaggi, non va infine dimenticato che l’intelligenza artificiale di Sentient solleverà gli analisti (una risorsa preziosissima e non scalabile all’infinito) dalle attività di noiosa routine, permettendo loro di dedicare più tempo ad analisi approfondite, che sono ancora di esclusiva pertinenza degli operatori umani.

Non è chiaro quale sia il reale stadio di sviluppo di Sentient, ma è evidente che anche la sua ipotetica applicazione a scenari concreti ha acceso subito un acceso dibattito. Tra chi si allarma per un nuovo rischio di violazione della privacy, ma soprattutto tra i preoccupati dello strapotere militare americano.

 

Eugenio Santagata, Andrea MelegariVedi tutti gli articoli

Eugenio Santagata: Laureato in giurisprudenza presso l'Università di Napoli e in Scienze Politiche all'Università di Torino, ha conseguito un MBA alla London Business School e una LL.M alla Hamline University Law School. Ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella a Napoli e l'Accademia Militare di Modena. Da ufficiale ha ricoperto ruoli militari operativi per poi entrare nel settore privato dando vita a diverse iniziative nel campo dell'hi-tech. E' stato CEO di CY4Gate e Vice Direttore Generale di Elettronica. Dall’aprile 2021 è CEO di Telsy. --- Andrea Melegari: Laureato in Informatica, ha insegnato per oltre 10 anni all'Accademia Militare di Modena. Dal 2000 si è specializzato nello sviluppo e nell'impiego delle tecnologie di Intelligenza Artificiale in ambito civile e militare. Tra gli incarichi ricoperti SEVP Defense, Intelligence & Security di Expert AI, Chief Marketing & Innovation Officer di CY4Gate. E' stato anche membro del CdA delle società Expert AI, CY4Gate e Expert System USA (Washington DC area). Dal luglio 2021 lavora presso una azienda tecnologica di un importante Gruppo industriale italiano.

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