Libia: Haftar sconfitto su più fronti

Le forze di Fayez Sarraj, dopo aver respinto l’Esercito Nazionale Libico (LNA) a Gharyan, hanno ripreso la controffensiva contro le truppe di Khalifa Haftar a sud di Tripoli e si dirigono verso Tarhuna, uno dei centri di gravità dell’offensiva dell’LNA iniziata in aprile.

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Il 29 agosto le forze di Misurata che sostengono il Governo di Accordo Nazionale (GNA) di al-Sarraj, hanno conquistato al-Ziyanah nelle scorse ore, cacciando l’LNA i cui reparti sarebbero fuggiti abbandonando le postazioni.

L’obiettivo dei comandanti misuratini di al-Sarraj sembra quello di sconfiggere la milizia di Tarhouna dei fratelli Khani, alleati di Haftar ma che secondo indiscrezioni potrebbero cambiare bandiera e abbandonare il feldmaresciallo della Cirenaica la cui situazione militare si sta facendo molto complicata.

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Le truppe di Haftar sarebbero provate anche sul piano del morale dalle perdite, dalle recenti sconfitte e dalla lunga e inconcludente offensiva su Tripoli.

L’ultima operazione su vasta scala è stata lanciata il 27 agosto per riprendere Gharyan, sull’altopiano a 40 chilometri a sud di Tripoli, utilizzato come centro logistico dalle forze di Haftar ed espugnato dalle forze di Misurata del GNA a fine giugno.

Le truppe di Haftar avevano lanciato un attacco a sorpresa prima con i caccia e i droni e poi con le forze di terra.

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L’azione improvvisa era stata scatenata da due direttrici e aveva permesso loro di conquistare Ghout Al-Reeh, a circa 45 chilometri da Gharyan con una seconda colonna di uomini e mezzi che aveva preso Alasaba.

Entrambe le colonne si erano poi dirette verso Tagharna, a soli quattro chilometri da Gharyan, dove però sono state bloccate, sconfitte e disperse dalle milizie locali appoggiate da una brigata misuratina che ha incalzato le truppe dell’LNA in ritirata occupando Buharara.

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La riconquista di Gharyan aveva due obiettivi: riaprire una delle principali rotte di rifornimento per la prima linea dell’LNA a sud di Tripoli e risollevare il morale delle truppe fiaccato anche dalla perdita di Muzruq, importante centro del sud libico il cui controllo è stato assunto due settimane or sono dalle milizie tribali Tebu della South Protection Force del GNA che hanno cacciato le forse dell’LNA.

Dopo la sconfitta a Gharyan e l’offensiva del GNA su Tarhouna anche Qasr Ben Ghashir è ora circondata dalle truppe di Misiurata: la città ospita il quartier generale avanzato dell’LNA da cui vengono dirette le operazioni sul fronte di Tripoli.

Members of the Libyan National Army (LNA), also known as the forces loyal to Marshal Khalifa Haftar, fire a tank during fighting against jihadists in Benghazi's Al-Hout market area on May 20, 2017. / AFP PHOTO / Abdullah DOMA

Difficile quindi ipotizzare nuovi contrattacchi delle forze di Haftar, almeno a breve termine, considerando la necessità di far confluire uomini, mezzi, munizioni e rifornimenti sulla base e l’aeroporto di Jufra, estrema retrovia logistica dell’offensiva dell’LNA verso Tripoli dove atterranno aerei cargo provenienti da Bengasi con gli aiuti forniti da Egitto ed Emirati Arabi Uniti.

Più probabile che continuino invece le controffensive del GNA attuate soprattutto dalle brigate misuratine: il prossimo obiettivo potrebbe essere a nord proprio Jufra (la cui caduta chiuderebbe ogni prospettiva per Haftar di poter continuare lo sforzo bellico contro Tripoli) e a sud, nel settore di Muzruq, i pozzi petroliferi di Sharara il cui presidio sarebbe stato recentemente rafforzato da una colonna di 75 mezzi dell’LNA.

(con fonti Difesa&Sicurezza, AGI e Ansa)

Foto AFP e AP

 

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