Procede lo sviluppo del nuovo elicottero navale russo Ka-65 Minoga

Russian Helicopters ha completato il progetto dettagliato del futuro elicottero navale Kamov di nuova generazione denominato “Minoga” (in italiano “Lampreda”) o Kamov Ka-65 il cui contratto di ricerca e sviluppo (R&S) è stato firmato col Ministero della Difesa russo nel 2006.

A riferirlo è stato l’AD di Russian Helicopters Andrey Boginsky all’agenzia TASS: – “Il nostro lavoro è stato accettato – ha riferito Boginsky – e adesso assieme al Ministero della Difesa continuiamo nel redigere una dichiarazione di lavoro per la fase successiva, ovvero la fase di progettazione sperimentale dove si completeranno i termini tecnici di riferimento per questo nuovo elicottero.”

Argomento più volte trattato negli ultimi anni da Analisi Difesa, il Minoga la cui prima immagine ufficiale è stata pubblicata sul nostro canale Telegram lo scorso 5 giugno, costituirà la quarta generazione degli elicotteri imbarcati Kamov dopo il Ka-15, il Ka-25 e il Ka-27 introdotto nel lontano 1981. Ka-27 che sarà sostituito in futuro proprio dalla nuova piattaforma Minoga.

Secondo il costruttore che ha definito l’elicottero Minoga come una macchina totalmente nuova, la Marina russa riceverà diverse modifiche di questa piattaforma inclusa la versione antisommergibile (ASW) e quella d’assalto aereo e trasporto truppe anfibie così come avvenuto per il precedente Ka-27; non tralasciando inoltre il fatto che, come riferito a suo tempo dal capo dell’ufficio di progettazione Kamov, se richiesta dalla Difesa russa ne verrà sviluppata una specifica versione priva di equipaggio.

Da notare infine che il Comandante in capo della Forza aerospaziale russa Viktor Bondarev aveva precedentemente dichiarato alla stampa nazionale che il Lampreda sarebbe entrato in produzione seriale dal 2022 e sarebbe stato in grado di sviluppare una velocità fino a 500 km/h il che rende implicita la possibilità che il nuovo progetto possa ricevere alcune soluzioni tecniche recentemente collaudate dai russi in merito agli elicotteri ad alta velocità come ad esempio l’impiego di materiali compositi e pale del rotore sperimentali.

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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