Pyongyang testa altri missili balistici derivati dai russi Iskander
Una “prova di forza” contro le esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud: così l’ufficio del presidente Moon Jae-in a Seoul ha definito il nuovo lancio di due missili a corta gittata avvenuto stamane.
I missili sono stati lanciati alle 5.32 e alle 5.50 dalla costa est di Hamhung, hanno volato per circa 400 chilometri a un’altezza di 48 mila metri e sono caduti nel Mar del Giappone.
E’ la quinta volta in 15 giorni che Pyongyang lancia missili e razzi (la prima volta è stata il 25 luglio), spiegando che essi sono in risposta alle esercitazioni militari congiunte, che secondo la Corea del Nord sono dei preparativi a un’invasione del Nord che mira alla caduta del regime.
Poiché anche il Nord sta eseguendo le esercitazioni militari estive, per Seul è probabile che nei prossimi giorni vi siano nuovi lanci. Secondo esperti militari del Sud, Pyongyang sta sperimentando un nuovo missile balistico a corto raggio.
L’ultimo lancio era stato effettuato mercoledì scorso, e sia in quello che nei tre precedenti era stato testato un nuovo tipo di missile dello stesso tipo lanciato oggi, noto come KN-23 che secondo molti osservatori è la versione nordcoreana del missile balistico russo 9K720 Iskander (SS 26 “Stone” per la Nato), più difficile da individuare e intercettare rispetto ai Hwasong derivati dai vecchi Scud che riempiono gli arsenali missilistici di Pyongyang.
Non è chiaro come gli Iskander o la loro tecnologia siano arrivati in Corea del Nord ma “è molto probabile che ci siano altri lanci, dal momento che la Corea del Nord sta svolgendo esercitazioni militari estive, in contemporanea con le manovre congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud”, ha avvertito lo stato maggiore congiunto sudcoreano in una nota.
L’Ufficio di presidenza del Sud ha chiesto alla Corea del Nord di interrompere questi esperimenti perché “possono accrescere la tensione militare” nella penisola coreana.
La serie di lanci non sembra preoccupare gli Stati Uniti. Poche ore prima dei lanci di oggi, il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato di aver ricevuto una “bellissima lettera” dal leader Kim Jong-un e spera di riprendere i colloqui sul programma nucleare del Nord, al presente in stallo.
Nella lettera, Kim Jong-un si lamenta delle esercitazioni congiunte. Per Trump, i lanci di questi giorni non prevedevano “test nucleari”; i missili erano tutti “a corta gittata”, “nessun test con missili balistici. Nessun missile a lunga gittata”.
Il mese scorso il Pentagono aveva confermato che i missili balistici intercontinentali nordcoreani sono in grado di raggiungere gran parte (hwasong 14) o tutto (Hwasong 15) il territorio statunitense.
(con fonti Asianews, Yonhap e AP)
Foto KCNA
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