Via libera da Washington ai caccia F-16 Viper per Taiwan
Anche se in modo informale, l’amministrazione Trump ha dato il via libera a quella che potrebbe essere la più consistente vendita di armi che gli USA hanno fino ad ora concesso alla Repubblica di Cina: un contratto da 8 miliardi di dollari per la fornitura fi 66 caccia Lockheed Martin F-16Viper (V) Block 70/72 alla Republic of China Air Force (ROCAF).
La fornitura, respinta dall’Amministrazione Obama negli anni scorsi per non urtare la suscettibilità di Pechino, sarebbe influenzata dalla grande spinta imposta dal presidente taiwanese, signora Tsai Ing-wen, che punterebbe a rafforzare il sistema difensivo nazionale con l’acquisto negli Stati Uniti di un considerevole numero di velivoli, missili e mezzi navali.
Washington ha negoziato la vendita di armamenti con Taiwan per diversi anni e recentemente il governo di Taipei aveva inoltre annunciato un aumento per l’anno 2020 del bilancio riservato alla Difesa del 5,2%.
Nonostante questo, negli ultimi tempi le trattative con Washington avevano subito una sensibile frenata, un ritardo dovuto soprattutto alla Casa Bianca e all’azione del Segretario di Stato, Mike Pompeo, che aveva indotto i legislatori taiwanesi a temere una possibile inversione di rotta del presidente Trump.
Ora che al Dipartimento di Stato si inizia a parlare di vendita, è possibile pensare ad una lettera di offerta che, per i tempi di approvazione della Commissione Affari Esteri della Camera e del Comitato per le Relazioni Estere del Senato e per il processo di revisione formale obbligatorio, non dovrebbe comunque arrivare a Taipei prima di 30 giorni.
Il presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, all’inaugurazione della mostra sulla tecnologia aerospaziale e della difesa di Taipei il 15 agosto, aveva ribadito l’intenzione di acquistare i caccia statunitensi.
“Dobbiamo migliorare costantemente la nostra capacità di difesa aerea”, ha detto in un’intervista. “Spero che potremo avere più jet F-16”. Il presidente taiwanese aveva anche espresso una leggera frustrazione per il lungo protrarsi delle trattative sulla vendita.
“Spero anche che il governo degli Stati Uniti possa prendere una decisione dopo aver completato il processo interno”, ha detto.
Taiwan ha richiesto ufficialmente l’aereo da caccia F-16 dagli Stati Uniti nel marzo scorso per “dimostrare la nostra determinazione e capacità di difenderci”, secondo il viceministro della Difesa Shen Yi-ming.
L’ultima vendita degli aerei da combattimento statunitensi a Taiwan ebbe luogo nel 1992, sotto l’Amministrazione Bush e riguardò i caccia F-16 A/B (nella foto sotto scattata nel maggio 2018 uno di questi veluvoli “scorta” un bombardiere cinese H-6K in volo vicino all’isola-Stato).
Secondo quanto riferito, la ROCAF è interessata ad acquisire cacciabombardieri l’F-35B, la variante a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL) del Lightning Martin e sta attualmente aggiornando 144 F-16 allo standard F-16V nell’ambito del Phoenix Rising Project, lanciato nel 2016 e che dovrebbe completarsi nel 2023 con un costo previsto di oltre 5 miliardi di dollari e i lavoro affidati alla Aerospace Industrial Development Corporation (AIDC) di proprietà statale.
Nel luglio di quest’anno il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato la vendita a Taiwan di 108 carri armati M1A2T Abrams, veicoli HERCULES M88A2 e M1070A1 per circa 2 miliardi di dollari e ha inoltre approvato la vendita di 250 missili antiaerei acorto raggio portatili Stinger.
Ultima versione del Fighting Falcon, l’F-16V (Viper) è un caccia multiruolo di quarta generazione impiegabile in missioni di interdizione profonda, in missioni SEAD (Soppressione dei sistemi di difesa aerea) ed in operazioni di attacco al suolo o di combattimento aereo.
Sviluppato per meglio operare con i velivoli di quinta generazione, è spinto da un propulsore turboventola con postbruciatore Pratt & Whitney F100-PW-229 o da un General Electric F110-GE-129 che garantiscono un range di 1.740 miglia nautiche e Mach 2 di velocità massima.
Il caccia è dotato di un radar AESA Northrop Grumman AN/APG-83 SABR e di moderni sistemi di avionica basati su piattaforme commercial off-the-shelf (COTS). Inoltre, è equipaggiato con un nuovo computer di missione modulare (MMC) Raytheon, un Datalink Link 16, un sistema di identificazione IFF e un sistema di comunicazione radio HF/UHF/VHF.
L’F-16V dispone di un Center Pedestal Display (CPD), sistema ad architettura aperta che Elbit System ha progettato per la visualizzazione in tempo reale ed in alta risoluzione dei dati relativi al volo, di un sistema avanzato di guerra elettronica (EW) e di un sistema automatico di anticollisione a terra (AGCAS).
Foto: Lockheed Martin, ROCAF e Columbia University
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.