Il GIS dei carabinieri addestra le forze d’elite della polizia irachena
Salvataggio di ostaggi, irruzioni in ambienti abitati, intervento in presenza di soggetti barricati ed armati e perquisizioni di ambienti ostili.
Queste sono alcune delle situazioni ad alto rischio operativo previste per il 15° corso Police High Risk Operations, iniziato i primi di settembre a Baghdad, a favore di 25 poliziotti facenti parte dei reparti d’élite della Polizia irachena.
Il corso è pianificato e condotto dalla Police Task Force – Iraq, unità multinazionale a guida dell’Arma dei Carabinieri inserita nell’operazione “Inherent Resolve” con il compito di addestrare le forze di polizia irachene e curde per incrementare la loro efficacia nel contrasto delle cellule del Daesh (lo Stato Islamico).
Si tratta di un corso di tipo specialistico-intensivo condotto con il supporto di istruttori provenienti dal G.I.S. (Gruppo d’Intervento Speciale), reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri, appositamente giunti in Iraq.
I frequentatori, dopo aver superato una selezione, affrontano un impegno addestrativo teorico e pratico della durata di quattro settimane, durante le quali verranno simulati e gestiti scenari ad alto rischio che gli consentiranno l’acquisizione delle idonee capacità professionali.
I corsi gestiti dalla Police Task Force – Iraq, mirano a trasmettere nozioni di: tecniche di polizia, gestione dell’ordine pubblico, protezione dei beni culturali, minaccia derivante dagli ordigni esplosivi, primo soccorso, polizia di prossimità, controllo del territorio e controllo e manutenzione del proprio equipaggiamento e armamento.
Dal giugno del 2015 ad oggi, sono oltre 33.300 gli appartenenti alle Forze di polizia irachene e della regione autonoma del Kurdistan addestrati dalla Police Task Force mediante corsi basici, avanzati, specialistici e di tipo T3 (Train The Trainer).
La Police Task Force, è oggi composta da 136 Carabinieri impiegati a Baghdad, Al-Taqaddum ed Erbil, da 4 militari dell’Esercito Italiano, che seguono i corsi in materia di lotta agli ordigni esplosivi improvvisati, e altri 3 militari appartenenti all’Esercito e all’Aeronautica Militare, deputati alla gestione del traffico aereo nazionale su Baghdad. Ai militari della Difesa italiana si affiancano quotidianamente 30 colleghi provenienti dalle forze di polizia civili e militari di Canada, Finlandia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.
Fonte: comunicato Stato Maggiore Difesa
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