Più truppe saudite nello Yemen ma contro i secessionisti di Aden

L’Arabia Saudita ha schierato negli ultimi giorni nuovi contingenti militari nello Yemen meridionale per cercare di contenere gli scontri interni all’alleanza araba anti-Houthi a guida saudita che rischiano di frammentare ulteriormente il paese.

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La lotta per il sud del paese ha aperto infatti un nuovo conflitto, concentrato attorno al porto di Aden, in mano a forze indipendentiste (nella foto qui sopra) sostenute dagli Emirati Arabi Uniti.

Soldati e veicoli armati sauditi sono arrivati nello scorso fine settimana nella capitale della provincia di Shabwa, produttrice di petrolio, dove i separatisti sostenuti dagli emiratini hanno combattuto le forze del governo yemenita, come hanno riferito a Reuters due funzionari locali.

Le due fazioni in lotta, governativi filo sauditi (nella foto sotto) e separatisti filo-emiratini,  fanno parte della coalizione sunnita guidata da Riad e da Abu Dhabi  intervenuta nello Yemen nel marzo 2015 contro le milizie scite Houthi appoggiate dall’Iran che aveva espulso il governo di Abd-Rabbu Mansour Hadi dal potere nella capitale Sanaa nel 2014.

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I separatisti di Aden, che puntano a restaurare la Rrepubblica dello Yemen del Sud, si sono rivolti al governo all’inizio di agosto e hanno preso il controllo di Aden, sede provvisoria del governo di Hadi.
Da allora hanno cercato di estendere la loro portata alle province vicine di Abyan e Shabwa, scontrandosi ripetutamente con le forze governative.

L’Arabia Saudita ha rafforzato le sue posizioni a Shabwa e Aden, mentre Riyadh ha chiesto colloqui per risolvere la crisi e riorientare la coalizione appoggiata dall’Occidente nella lotta contro gli Houti, che hanno intensificato missili e attacchi di droni contro le città saudite e sfruttano sul campo di battaglia le divisioni tra i loro nemici.

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Il leader separatista del Consiglio di transizione meridionale (STC), appoggiato dagli Emirati Arabi Uniti, Aidarous al-Zubaidi, è arrivato martedì a Gedda, città saudita sul Mar Rosso, per incontrare funzionari yemeniti e sauditi, ha detto un portavoce del movimento.

Le forze degli Emirati Arabi Uniti sono intervenute in armi a sostegno dei separatisti la scorsa settimana bombardando le forze governative che cercavano di riprendere il controllo di Aden e costringendole a ritirarsi.

Le forze della STC hanno anch’esse fatto  confluire rinforzi ad Aden richiamando combattenti che erano stati schierati nella periferia del porto  di Hodeidah, nell’ovest dello Yemen, ancora in mano agli Houti.

EDjM-GuWwAMDQbjI miliziani separatisti hanno scavato gallerie e costruito trincee intorno ad Aden e bloccato le strade principali che conducono fuori città per impedire alle forze governative di riconquistarla.

Lo STC, che accusa il governo di Hadi di cattiva gestione, ha assunto l’iniziativa ad Aden dopo che a giugno gli Emirati Arabi Uniti hanno ridotto la presenza militare nello Yemen sotto la pressione occidentale per porre fine alla guerra.

L’escalation della violenza in tutto lo Yemen e l’evidente spaccatura tra Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti potrebbe complicare gli sforzi delle Nazioni Unite di riavviare i colloqui di pace per porre fine al conflitto, da molti considerato una guerra per procura tra Arabia Saudita e Iran.

All’inizio di questa settimana, aerei da guerra della Coalizione hanno bombardato un complesso carcerario nel sud-ovest dello Yemen, uccidendo a quanto sembra più di 100 persone.

(con fonte Reuters)

Foto: Reuters, BBC e EPA

 

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