Kosovo: il generale Risi nuovo comandante di KFOR
Il generale italiano Michele Risi (alpino) è da ieri il nuovo comandante della Kfor, la Forza Nato in Kosovo dove ha avvicendato il generale Lorenzo D’Addario (paracadutista), che ha concluso il suo mandato annuale. La cerimonia di passaggio delle consegne si è svolta al quartier generale della Kfor a Pristina, alla presenza delle autorità kosovare e dell’ammiraglio americano James Foggo, capo del comando congiunto delle forze alleate di stanza a Napoli.
“Vorrei ringraziare i venti stati alleati della Nato e gli otto Paesi partner che contribuiscono con le loro truppe a garantire la sicurezza dell’intera popolazione del Kosovo”, ha detto il generale Risi. L’ammiraglio Foggo da parte sua, parlando con i giornalisti al termine della cerimonia, ha auspicato una rapida formazione del nuovo governo in Kosovo, dopo le elezioni del 6 ottobre scorso.
La Forza Nato entrò in Kosovo nel giugno 1999, subito dopo la fine del conflitto armato fra serbi e guerriglia indipendentista albanese (UCK), al quale posero termine i bombardamenti Nato sulla Serbia di Slobodan Milosevic, durati 78 giorni. Dai circa 50 mila soldati di allora, la Kfor conta oggi meno di 5 mila effettivi.
“Undicesimo mandato italiano, settimo consecutivo, alla guida di Kfor. Segno tangibile del grande apprezzamento che la leadership nazionale continua a riscuotere in seno all’Alleanza e da parte dei principali attori regionali” ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, giunto a Pristina in visita al contingente italiano insieme al capo di Stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, in occasione della cerimonia di avvicendamento del Comando di Kfor.
“Il Kosovo è un Paese di grande interesse per l’Italia, per vicinanza geografica e per cultura ed il suo cammino verso una definitiva stabilità rappresenta un’opportunità significativa per tutti noi” ha detto il ministro. “Ci è stato sempre riconosciuto un fondamentale ruolo di riferimento da parte di tutti i Paesi dell’area balcanica.
In questi 20 anni di attività KFOR ha raggiunto importantissimi obiettivi: da quelli più prettamente operativi, che hanno avuto un immediato impatto sulla popolazione locale in termini di sicurezza e libertà di movimento, a quelli di maggior respiro come la cooperazione civile-militare”.
Durante la visita il ministro Guerini ha avuto dei colloqui con le massime autorità del paese. Con il Presidente del Kosovo, Hashim Thaçi, ed il Primo Ministro, Ramush Haradinaj, ha richiamato la centralità strategica dell’area dei Balcani occidentali ed ha confermato la volontà dell’Italia di contribuire allo sforzo della Comunità Internazionale per la stabilità e la sicurezza nella regione, e di sostenere il processo di integrazione euro-atlantica dei Balcani: “Stato di diritto, lotta alla criminalità e al terrorismo, sono obiettivi da perseguire con determinazione per il consolidamento democratico del Kosovo”.
L’Italia è presente in Kosovo con una media di 500 militari nell’ambito della missione K-FOR (Kosovo Force). Dalla sua istituzione nel 1999, la missione ha subito progressive trasformazioni, mantenendo immutato l’obiettivo finale di un “Kosovo pacificato” concorrendo al mantenimento di un ambiente sicuro e contribuendo, nel contempo, al consolidamento della pace ed al processo di crescita civile.
Foto Difesa.it
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