Test rimandati per la nuova bomba russa PBK-500U “Drel”

Secondo Vladimir Lepin Capo della divisione Techmash, i test di Stato della nuova bomba PBK-500U “Drel” non saranno completati entro la fine dell’anno in corso. “Nonostante le previsioni – ha dichiarato Lepin a Interfax – non credo sia possibile completare i test di Stato della nuova bomba aerea destinata anche al caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57.”

Alla richiesta dei tempi previsti Lepin ha fatto notare che le condizioni meteorologiche saranno via via più sfavorevoli per il proseguimento dei test con l’arrivo dell’inverno e quindi è molto probabile che slitterà di un altro anno almeno il collaudo operativo dell’arma per conto della Difesa russa.

La nuova bomba planante a grappolo PBK-500U Drel sviluppata da NPO Basalt è un innovativo condensato di tecnologie IR/elettroniche (contromisure) e GLONASS (di guida e localizzazione).

La “Drel” sarebbe infatti in grado di planare per circa 30 Km e durante il suo tragitto non solo avrebbe capacità di resistenza alle contromisure elettroniche ma – secondo quanto dichiarato dal costruttore – dovrebbe essere invisibile ai radar e consentire al velivolo lanciatore di attaccare al di fuori dalle zone di competenze dei sistemi di difesa aerea nemici.

Annunciata in occasione del Forum Army 2016, la Drel è un’arma aviolanciata sviluppata per la distruzione di veicoli blindati, radar terrestri, posti di comando e unità di sistemi di difesa aerea con elevata precisione ma ad un costo decisamente più basso rispetto a quello di un missile aria-terra. La ‘Drel’ (“trapano” in russo) è dotata di munizione a grappolo che include 15 testate auto-miranti da 15 kg ciascuna e ha un peso totale di 500 chili.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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