La Mongolia riceve 2 Mig 29UB in attesa di altri Fulcrum e addestratori L-39
Come anticipato sul nostro canale Telegram Mosca ha consegnato a costo zero lo scorso 15 novembre due caccia MiG-29UB “Fulcrum-B” alla Mongolia come parte della fornitura prevista dall’accordo di assistenza tecnico-militare siglato tra i due paesi nel 2018 e ampiamente trattato a suo tempo da Analisi Difesa.
I due Fulcrum sono giunti presso l’aeroporto militare di Nalayh vicino alla città di Ulan Bator, mentre la solenne cerimonia di consegna dei velivoli alla Agaaryn Dovtolgoonoos Khamgaalakh Tsergiyn Komandlal (Mongolian Air Force o MAF) si è poi tenuta il 26 novembre in occasione del 95° anniversario della proclamazione della Repubblica Popolare Mongola.
Si tratta dei primi caccia della Forza Aerea Mongola dopo un lungo periodo di assenza di velivoli a reazione considerando che gli ultimi MiG-21 che operavano nel paese asiatico sono stati messi fuori uso da molti anni lasciando la Forza Aerea con appena 3 aerei da trasporto Antonov An-26 e sei elicotteri utility Mil Mi-8/171.
Secondo fonti russe si prevede che in un prossimo futuro arriveranno in Mongolia fino a sedici MiG-29 e diversi L-39 d’addestramento al combattimento considerando che i piloti della Mongolia sono già addestrati da tempo nelle Accademie Militari russe di Krasnodar e Armavir.
L’amicizia storica tra i due paesi è stata argomentata anche da Putin in occasione della recente visita del presidente russo a Ulan Bator lo scorso settembre. “Non dimenticheremo il significativo sostegno che il popolo mongolo ha fornito al nostro paese nella lotta contro il nazifascismo […] per non parlare della fornitura di circa 500.000 cavalli, estremamente importanti a quei tempi”.
Putin ha menzionato inoltre anche l’episodio dei 53 carri armati costruiti sulla base delle donazioni raccolte da cittadini mongoli: “Quei carri armati – ha ricordato il presidente russo – entrarono in azione nella loro prima battaglia nel 1943 a Kursk e nel 1945 fecero il loro ingresso a Berlino, senza tralasciare infine l’impiego al fronte del Mongolian Arat Squadron a bordo dei caccia Lavochkin La-5.”
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.