Pyongyang sfida Trump col test di un nuovo propulsore per ICBM
La Corea del Sud lavora a stretto contatto con gli Stati Uniti per analizzare il “test molto importante” che il Nord afferma di aver effettuato l’8 dicembre. Lo ha annunciato ieri il ministero della Difesa di Seul. Il regime nordcoreano ha dichiarato di aver portato a termine con successo un collaudo nella base di lancio per satelliti di Sohae. La struttura si trova a Dongchang-ri, nella provincia settentrionale di North Pyongyan – al confine con la Cina.
Pyongyang non ha fornito dettagli sul test, sottolineando però che i risultati “avranno un effetto importante sul cambiamento della posizione strategica della Repubblica democratica popolare di Corea nel prossimo futuro”.
Choi Hyun-soo, portavoce della Difesa sudcoreana durante un briefing con la stampa non ha fornito valutazioni sul test ma ha dichiarato che “siamo a conoscenza dell’annuncio della Corea del Nord. In stretto coordinamento con gli Stati Uniti, teniamo d’occhio le loro mosse nei principali siti della Corea del Nord, incluso quello di Dongchang-ri”.
Esperti sostengono che il Nord abbia testato un nuovo tipo di motore per missili balistici intercontinentali (Icbm): il Comando sudcoreano ha affermato che non vi sono stati lanci di missili dal sito nordcoreano ma recenti immagini satellitari mostravano segnali di preparazione per un collaudo di propulsori.
Le ultime attività nordcoreane riguardo alle armi Icbm giungono all’avvicinarsi della scadenza di fine anno che Pyongyang ha imposto a Washington, per mostrare la flessibilità necessaria a far avanzare i colloqui sulla denuclearizzazione.
Nel novembre 2017, il leader nordcoreano Kim Jong-un aveva annunciato l’interruzione di tutti i test nucleari e di missili Icbm, che Trump ha pubblicizzato come uno dei suoi più importanti risultati diplomatici. La moratoria autoimposta di Kim non copriva i test sui motori dei missili.
Ma le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Onu) vietano a Pyongyang di sperimentare attrezzature che potrebbero esser utilizzate per costruire missili balistici. Con i negoziati in fase di stallo, negli ultimi mesi la Corea del Nord ha effettuato una serie di test che hanno coinvolto soprattutto missili a corto raggio l’ultimo dei quali avvenuto il 28 novembre scorso.
Pyongyang ha condotto i suoi ultimi test nucleare a settembre2017 e di un missile intercontinentale a dicembre 2017. Alla base di lancio di Sohae, invece, si presume vengano sviluppate le attività di perfezionamento dei motori a combustibile solido per aumentarne stabilità e affidabilità.
Il test arrivato mentre la Corea del Nord sta intensificandola pressione sugli Stati Uniti per sbloccare le trattative sul nucleare. Le Nazioni Unite hanno vietato alla Corea del Nord di lanciare satelliti perché considerati alla stregua di un test della tecnologia missilistica intercontinentale.
Dopo ripetuti fallimenti, la Corea del Nord ha messo in orbita con successo un satellite per la prima volta nel 2012, lanciato dallo stesso sito di Sohae e ne ha lanciato un secondo nel 2016. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha messo in guardia il leader nordcoreano, Kim Jong-un, che ha “tutto” da perdere se si mostra “ostile”.
L’ avvertimento di Trump è affidato a un tweet: “Kim Jong-un è troppo intelligente e ha troppo da perdere, tutto in realtà, se agisce in modo ostile. Ha firmato un forte accordo di denuclearizzazione con me a Singapore. Non vuole annichilire il suo rapporto speciale con il presidente degli Stati Uniti o interferire con le elezioni presidenziali americane a novembre.
La Corea del Nord, sotto la guida di Kim Jong-un, ha un enorme potenziale economico, ma deve procedere alla denuclearizzazione come promesso. La Nato, la Cina, la Russia, il Giappone e il mondo intero sono uniti su questo tema”.
L’ambasciatore all’ONU della Corea del Nord, Kim Song, ha affermato che la denuclearizzazione “è già uscita dal tavolo delle trattative”, che non servono “lunghi e difficoltosi colloqui con gli Usa” e che per la fine dell’anno sono attese “concessioni nella diplomazia nucleare” da parte di Washington. L’ accusa all’amministrazione Trump è di perseguire una “politica ostile” nei confronti della Corea del Nord, mentre l’Unione Europea “sta svolgendo il ruolo di animale da compagnia degli Stati Uniti” da alcuni mesi.
Una nota dell’agenzia di stampa governativa KCNA, ha ammonito il 9 dicembre che Kim Jong-un potrebbe cambiare le sue opinioni se il presidente Usa Donald Trump continuerà a pronunciare commenti provocatori.
Kim Yong-chol, ex capo negoziatore con gli USA, ha detto che “ci sono tante cose che Trump non conosce sulla Corea del Nord. Non abbiamo niente da perdere”.
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.