Il coronavirus non ferma l’industria della Difesa negli USA

L’Industria della Difesa statunitense non si ferma nonostante l’epidemia di Coronavirus e riceverà abbondanti aiuti pubblici per far fronte all’emergenza e ai suoi contraccolpi.

Il presidente e CEO dell’Aerospace Industries Association (AIA, che rappresenta oltre 300 aziende e 2,5 milioni di lavoratori del settore), Eric Fanning (nella foto sotto), il 18 marzo 2020, ha dichiarato che sarebbe necessaria un’iniezione temporanea di investimenti pubblici e privati nel sistema per contribuire a mitigare il flusso di cassa ridotto e gli oneri finanziari derivanti dalla crisi COVID-19.

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Ha richiesto misure per aiutare la forza lavoro consentendo ai datori di lavoro di proteggere i posti di lavoro e la sicurezza nazionale durante la pandemia;

Per sostenere il proseguimento delle attività critiche di sicurezza nazionale durante il periodo di incertezza, l’amministrazione e il DOD dovrebbero predisporre programmi di sicurezza nazionale e forza lavoro essenziali. Fanning ha inoltre detto: “Come i nostri cittadini a cui è stato chiesto di continuare a lavorare in negozi di alimentari, farmacie, banche e stazioni di servizio per supportare le nostre comunità, la nostra forza lavoro deve continuare a fornire prodotti e servizi alle nostre forze armate che continuano a proteggere la nostra sicurezza qui a casa e in tutto il mondo”.

Secondo quanto riportato da Roll Call, l’industria della difesa riceverà un trattamento speciale peer far fronte alle perturbazioni economiche causate dall’epidemia di COVID-19, grazie alla spinta pressante delle potenti lobbies  della Difesa.

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Il 19 marzo, il Dipartimento per la sicurezza nazionale ha dichiarato che i lavoratori impiegati dalle aziende nella base industriale della difesa sono “essenziali per la continua sostenibilità delle infrastrutture critiche”, secondo le linee guida fornite dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency.

Questo permetterebbe a 2,5 milioni di lavoratori del settore della difesa di rimanere sul posto di lavoro, anche se i governi locali e statali applicano restrizioni di viaggio e richiedono alle persone di rimanere a casa.

Secondo un alto funzionario della marina USA, fornire navi da guerra militari è una “necessità nazionale cruciale” per la sicurezza nazionale e richiede la continuità lavorativa anche durante la pandemia di COVID-19.

L’assistente segretario alla Marina per la ricerca, sviluppo e l’acquisizione (ASN (RD&A)), James Geurts (nella foto sopra), in una lettera al presidente dei cantieri Austal USA, Craig Perciavalle, ha richiesto all’azienda di informare la Marina di eventuali problemi che potrebbero sorgere nella costruzione delle navi nei cantieri di Mobile (Alabama) che impiegano circa 4.000 persone.

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Geurts scrive che “date le funzioni essenziali dei compiti assegnati, garantendo al contempo la sicurezza e il benessere della forza lavoro, non posso non sottolineare l’importanza di portare a termine i lavori e notificare al governo qualsiasi impedimento che possa interferire con la realizzazione tempestiva di questi”.

Craig Savage, portavoce di Austal USA a Mobile, ha affermato che la società si sta attenendo alle rigide linee guida sulla sicurezza dei Centri di controllo e prevenzione delle malattie e dell’Organizzazione mondiale della sanità, adottando “tutte le misure per evitare il contatto tra la forza lavoro”.

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L’Austal, in quanto contractor dell’industria della Difesa, è considerato una “infrastruttura essenziale critica“, in base alle definizioni del Dipartimento della Homeland Security.

Nel mese di febbraio l’Austal USA ha consegnato alla Marina degli Stati Uniti l’undicesima Littoral Combat Ship (LCS) classe Independence (nella foto sopra) delle 19 commissionate, la USS Kansas City (LCS 22).

Cinque LCS-2 sono attualmente in fase di costruzione presso il cantiere navale di Mobile: la USS Oakland (LCS 24) e la USS Mobile (LCS 26) sono invece in costruzione la USS Savannah (LCS 28) e USS Canberra (LCS 30), mentre i moduli della USS Santa Barbara (LCS 32) sono in costruzione.

I cantieri Austal USA si sono aggiudicati anche un contratto per la costruzione di 14 navi da trasporto rapido (EPF) per l’US Navy (nella foto sopra) .

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Anche gli altri cantieri navali statunitensi impegnati in commesse militari, inclusi i Marinette di proprietà di Fincantieri (nella foto sopra) che producono le LCS-1 classe Freedom, si stanno adeguando per far fronte alla minaccia del coronavirus senza cessare le attività.

Foto US DoD, Austal USA, Fincantieri – Marinette

 

Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.

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