Il Vietnam ordina in Russia gli addestratori avanzati Yak-130

Sesto cliente per l’addestratore avanzato Yakovlev Yak-130: fonti ufficiali russe hanno confermato che la Difesa del Vietnam ha siglato un contratto nel 2019 per 12 addestratori Yak-130 nell’ambito di un più ampio programma di modernizzazione della Forza Aerea.

Valore dell’accordo non superiore ai 190 milioni di dollari (considerando il costo per unità pari a 15,5 milioni di dollari); di opinione diversa la stampa specializzata russa secondo cui il valore reale del contratto ammonterebbe invece a 350 milioni di dollari che indicherebbe anche la consegna un set di armamenti, ulteriori attrezzature e pacchetti di assistenza post-vendita.

Come già anticipato da Analisi Difesa la Forza Aerea vietnamita sta procedendo all’aggiornamento dei più vecchi caccia in dotazione Su-27SK e Su-27UBK allo standard SKM/UBM. Inoltre, come già ribadito, è in corso il possibile acquisto ex novo tra due potenziali aerei in competizione: il Sukhoi Su-30SM o l’F-16V per sostituire i vecchi Sukhoi Su-22; in futuro poi c’è da considerare la probabile scelta del caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 per mandare definitivamente in pensione le più vecchie versioni dei Su-27 ancora in servizio.

Dopo Algeria, Bangladesh, Bielorussia, Laos e Myanmar, il Vietnam diventa così il sesto cliente internazionale di questo moderno e avanzato addestratore che consentirà la radiazione degli obsoleti Aero L-39 consegnati al paese asiatico agli inizi degli anni ’80.

Le relazioni tra Mosca e Hanoi nel campo delle esportazioni di armi. Già intense ai tempi dell’URSS, continuarono a restare molto strette anche successivamente alla fine dell’era sovietica. Nel 1994-’95 il Vietnam acquistò un gruppo di Sukhoi Su-27SK/UB che gli permise di formare un primo squadrone di caccia di quarta generazione.

Dagli anni 2000 il volume di acquisti di equipaggiamenti militari è iniziato ad aumentare: oltre ad un totale di 24 caccia Su-30MK2 ordinati nel periodo 2003-2013, le Forze Armate vietnamite hanno proceduto all’acquisizione di due divisioni di sistemi missilistici antiaerei S-300PMU-1, vari radar, del sistema missilistico antinave Bastion-P, quattro fregate del progetto 1161 e la costruzione su licenza di missili e motovedette. Nel dicembre del 2009 i due paesi firmarono poi il più grande accordo militare del valore di oltre 4 miliardi di dollari per la costruzione di sei sottomarini diesel-elettrici di quinta generazione, progetto 636,6 classe Varshavyanka e relative attrezzature ad essi connessi. Nel 2017, infine, il Vietnam ha acquistato 64 carri armati T-90.

Grandi acquisti di una così vasta gamma di armamenti che hanno garantito l’ingresso stabile del Vietnam tra i primi 5 paesi maggiori importatori di armi russe. Tuttavia alla fine del 2017 i volumi sono tornati ai livelli precedenti poiché secondo gli esperti di Mosca il Vietnam avrebbe adottato un atteggiamento di attesa prendendo in considerazione solo gli armamenti necessari per mantenere le proprie forze armate in costante prontezza al combattimento.

La scelta degli Yak-130 sembra dunque logica se osserviamo che gli L-39 hanno praticamente quasi 40 anni di servizio operativo e un eventuale aggiornamento sarebbe stato decisamente antieconomico per l’erario di Hanoi. Lo Yak-130 è un addestratore avanzato molto maneggevole idoneo alla formazione dei piloti militari che devono volare su aerei da combattimento di generazione “4+” e “5”; ha un raggio di azione di 1300 chilometri, un’autonomia di 2.500 e può trasportare un carico operativo fino a 3.000 kg di armi aria-aria e aria-terra ed è pertanto idoneo alle missioni di ricognizione e attacco leggero al suolo.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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