I ribelli yemeniti Houthi convertono missili russi aria-aria in SAM
Lo scorso 23 febbraio in Yemen si è tenuta una esposizione delle “conquiste” dell’industria della difesa aerea dei miliziani ribelli yemeniti sciiti (Ansar Allah) Houthi. Conquiste tecniche che secondo le milizie Houthi avrebbero avuto un impatto significativo contro la coalizione guidata dai sauditi (come ampiamente trattato da Analisi Difesa) .
Nel dettaglio, stante le immagini fornite dai miliziani, si notano tre missili indicati come Thaqib-1, Thaqib-2 e Thaqib-3 da cui si evince chiaramente come si tratti rispettivamente di missili aria-aria russi evidentemente adattati a SAM: R-73 (AA-11 “Archer”), R-27T/TE (AA-10 “Alamo”) nella specifica versione dotata di sensore IR e R-77 (AA-12 “Adder”).
Il gruppo ribelle yemenita ha ammesso tuttavia l’origine russa delle armi spiegando che, utilizzate come armi terra-aria, abbiano un raggio d’azione sensibilmente ridotto.
Non è stato spiegata la provenienza dei missili ma poiché si tratta di armi russe a suo tempo acquisite dall’Aeronautica yemenita per equipaggiare i suoi caccia è molto probabile che i missili siano stati reperiti nelle basi aeree sotto il controllo delle milizie Houthi e modificati forse con l’aiuto di tecnici stranieri.
Foto Ansar Allah
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.