Caccia russi “intercettano” un P-8A Poseidon dell’US Navy al largo delle coste siriane
Continuano le segnalazioni di Mosca circa i voli di aerei spia statunitensi nei pressi delle basi russe in Siria, in particolare quella navale di Tartus e quella aerea di Hmeimim (Latakya) che funge da quartier generale per le operazioni russe nel paese arabo.
Ieri il Ministero della Difesa russo ha reso noto che un caccia Sukhoi Su-35 decollato da Hmeimim ha intercettato un aereo da ricognizione statunitense che sorvolava le acque internazionali del Mediterraneo in direzione delle basi russe in Siria.
“L’aereo è stato rilevato dai sistemi di sorveglianza dello spazio aereo russo alle 15:00 circa (ora di Mosca) del 19 aprile. Un caccia delle forze di difesa aerea di stanza alla base aerea di Hmeimim è stato fatto decollare per identificare l’obiettivo”, si legge nel comunicato dell’ufficio stampa del ministero.
“Il pilota del caccia russo ha identificato il numero di coda e l’aereo appartenente alla Marina degli Stati Uniti e ha iniziato a scortarlo. Il caccia è tornato alla base dopo che il velivolo da ricognizione americano ha cambiato rotta e si è allontanato dal sito militare russo”, ha detto il ministero. Lo riporta Interfax.
Il velivolo statunitense era un pattugliatore marittimo Boeing P-8A Poseidon come è emerso da fonti americane: Nato e US Navy hanno lamentato anche in passato i passaggi dei caccia russi ad alta velocità e molto vicini ai velivoli statunitensi definendoli “intimidatori” e “non professionali”.
Come è sempre accaduto fin dalla Guerra Fredda questo tipo di missioni, effettuate da entrambe le grandi potenze ma anche da molti altri paesi in tutto il mondo, hanno il compito di raccogliere informazioni e di saggiare la reattività delle difese della controparte.
Foro RT e US Navy
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