Il coronavirus ridurrà le spese militari: i tagli di Seul
(aggiornato il 25 aprile ore 13,00)
La Corea del Sud ha annunciato tagli al bilancio della difesa per il 2020 dovuti alle conseguenze economiche del Covid-19, primo Stato a rendere nota una decurtazione delle spese militari a causa dell’impatto della pandemia sull’economia nazionale con un previsto meno 1,48 del PIL.
Si tratta, ha riferito la Bank of Korea, della contrazione più ampia dal -3,3% del quarto trimestre del 2008, ma migliore delle attese (a -1,8%). I consumi privati sono crollati del 6,4%, l’export si è contratto del 2% e l’import del 4,1%,
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MOEF) di Seul ha dichiarato il 16 aprile che il bilancio per la difesa del 2020 sarà ridotto di 904,7 miliardi di won (pari a 738 milioni di dollari americani), per il 79% relativi al rinnovamento degli equipaggiamenti (Investimento) e Ricerca & Sviluppo mentre per il 21% alle spese di Esercizio.
Il MOEF ha affermato che i fondi saranno trasferiti sul fondo di assistenza necessario a sostenere l’economia nazionale dalle ripercussioni del coronavirus, insieme ad altre risorse decurtate dai bilanci di altri ministeri quali Istruzione, Industria, Agricoltura e Ambiente, anche se il taglio più rilevante è stato apportato alla Difesa.
Il taglio ammonta a 1,75% del bilancio per la difesa del 2020 che era stato aumentato quest’anno del 7,4% rispetto al 2019 raggiungendo i 42 miliardi di dollari USA.
Il Ministero della Difesa nazionale della Corea del Sud (MND) ha minimizzato l’entità dei tagli, affermando che l’impatto di Covid-19 aveva già provocato una riduzione delle operazioni militari e ritardi nei programmi di modernizzazione.
“Per quanto riguarda le nuove attività, la tempistica dei contratti sono già stati rinviati a causa dell’emergenza coronavirus, quindi abbiamo ridotto il budget tenendo conto di tali ritardi ” ha dichiarato all’agenzia di stampa Yonhap, Kim Il-dong, il direttore generale dell’Ufficio per la politica militare del ministero.
Secondo Kim, l’MND cercherà anche di posticipare di un anno il pagamento di alcune attrezzature militari tra cui il cacciabombardiere Lockheed Martin F-35 Lightning II (nella foto sopra il primo esemplare sudcoreano) e il sistema navale Lockheed Martin Aegis aggiungendo che “non è previsto alcun ritardo nell’introduzione o nel dispiegamento di qualsiasi apparecchiatura a causa della riduzione del budget”.
Al tempo stesso la Defense Acquisition Program Administration (DAPA) ha annunciato un piano per potenziare gli sforzi di sostituzione delle importazioni attraverso una selezione di programmi chiave di sviluppo militare per far fronte ai problemi della catena di approvvigionamento emersi con la pandemia di Covid-19.
DAPA ha reso noto il 16 aprile che il provvedimento riguarda 11 programmi tra i quali il velivolo Korean Fighter Experimental (KFX, nella foto a lato il simulacro ) e il Light Armed Helicopter (LAH) realizzati dalla Korea Aerospace Industries (KAI).
Nell’ambito del nuovo programma, DAPA ha affermato che le piccole e medie imprese sudcoreane saranno incentivate a sostituire una gamma di componenti e sottosistemi di produzione estera a sostegno dei progetti di sviluppo grazie all’accesso a finanziamenti pari al 75% dei loro investimenti nello sviluppo e nella costruzione di prototipi di componenti e/o sottosistemi.
Il finanziamento è disponibile in cinque anni, con un limite fino a 8 milioni di dollari per progetto. Le PMI locali selezionate per il programma saranno annunciate a metà del 2020 e saranno autorizzate, una volta stipulati i contratti di produzione, a richiedere margini di profitto più elevati.
Oltre a KFX e LAH (nella foto sotto), altri importanti progetti di sviluppo in corso in Corea del Sud comprendono quelli a supporto di un nuovo radar AESA (array a scansione elettronica attiva), missili aria-superficie guidati e carri armati di nuova generazione.
Il 14 aprile il DAPA ha anche annunciato l’obiettivo di ridurre ulteriormente le importazioni di componenti per i principali programmi militari come parte di misure più ampie a sostegno delle società di difesa locali con lo scopo di garantire che le imprese interessate, in particolare le PMI, siano in grado di mantenere i livelli di occupazione.
Provvedimenti simili a quelli assunti da Seul riguarderanno con ogni probabilità molti altri Stati colpiti pesantemente dal Covid-19. Le stime del Fondo monetario internazionale prevedono quest’anno in Europa riduzioni del Pil tra il -7,5% e il -12% e la società di consulenza Avascent, specializzata nel settore Aerospazio e Difesa, ha stimato tagli complessivi ai budget della Difesa compresi tra i 21 e i 56 miliardi di euro.
Di fatto si tratterrebbe di tagli tra 2 e 5 volte maggiori di quelli che si registrarono agli stanziamenti militari europei in seguito alla crisi finanziaria del 2008.
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