Raid aereo Usa uccide in Somalia un leader di al-Shabaab
Una nota del Pentagono ha informato che un recente raid aereo effettuato il 2 aprile in Somalia nei pressi di Bush Madina, 200 chilometri a ovest di Mogadiscio, ha ucciso tre miliziani jihadisti di al-Shabaab tra i quali uno dei suoi leader più importanti, Yusuf Jiis.
Definito “uomo chiave” della milizia islamica somala dal comandante dell’Africa Command (Africom), il generale Stephen Townsend (nella foto a lato), Jiis era uno dei fondatori di al-Shabab e ha guidato per anni gli attacchi contro il governo somalo e le forze internazionali che lo sostengono.
L’attacco aereo statunitense si è svolto in cooperazione con il governo della Somalia e rientra in una serie di incursioni contro al-Shabab che si è recentemente infittita con almeno 16 miliziani uccisi negli ultimi giorni.
Il 3 aprile un altro raid nella stessa area aveva provocato la morte di cinque jihadisti e altri 5 sono stati eliminati il 5 aprile.
“La Somalia rimane la chiave per la sicurezza dello scenario dell’Africa Orientale, e la sua stabilità a lungo termine è importante per portare avanti in modo completo gli interessi degli Stati Uniti nella regione”, ha aggiunto il comandante di Africom.
Le operazioni aeree statunitensi in Somalia vengono per lo più effettuate dalle basi aeree di Camp Lemonier (Gibuti) e Manda Bay, nei pressi di Lamu, in Kenya: quest’ultima ha visto il rafforzamento delle misure di sicurezza dopo l’attacco effettuato il 5 gennaio da miliziani di al-Shabab che avevano sconfinato uccidendo due contractors e un soldato amercano e feredone altri 2 dopo essere penetrati nel perimetro della base.
Il maggior generale William Gayler, direttore delle operazioni dell’Africa Command, ha reso noto che a Manda Bay sono stati inviati altri militari statunitensi inclusi fanti della 101a divisione aerotrasportata inseriti nella East Africa Response Force di Africom.
Foto US Africa Command
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