Caccia Sukhoi Su-35 per l’Egitto che guarda all’addestratore Leonardo M-346
L’Aeronautica egiziana ha ordinato 26 caccia Su-35 nonostante le minacce delle sanzioni statunitensi (CAATSA), le stesse formulate da Washington a India e Turchia dopo l’acquisto di sistemi antiaerei S-400 e a molti altri Stati clienti dell’industria della Difesa di Mosca.
La notizia è emersa dopo che il sito ufficiale russo Zakupki ha pubblicato un bando di gara per la fornitura di apparecchiature elettroniche e connettori per il completamento del contratto con l’Egitto, come ha scritto Menadefense.
Il velivolo con numero di serie 06411, attualmente in fase di assemblaggio presso lo stabilimento JSC Sukhoi di Komsomolsk sull’Amour, nell’Estremo Oriente russo, sarebbe quindi destinato all’Egitto e farebbe parte del primo lotto che sarà consegnato prima della fine di quest’anno.
L’Aeronautica Egiziana ha racquisito recentemente cacciabombardieri Rafale e Mig-29M2 mentre, sottolinea Menadefense, sono in corso “negoziazioni avanzate per l’acquisizione dell’aereo da addestramento avanzato italiano Leonardo M-346”.
L’addestratore, verso il quale avrebbe mostrato interesse anche l’Arabia Saudita (che paga il conto di molte commesse militari egiziane), è solo uno dei diversi prodotti dell’industria della Difesa italiana che riscuotono ampio interesse al Cairo dove attendono da mesi una risposta dal governo di Roma alla richiesta di acquisto di due fregate FREMM già varate per la Marina Militare italiana.
Una commessa che potrebbe aprire le porte a contratti cospicui con l’Egitto nel settore aereo e navale.
Foto Rosoboronexport/Novosti
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