Mosca sospende le esercitazioni militari ai confini con la NATO
La Russia non effettuerà esercitazioni militari a ridosso della frontiera con Paesi della Nato, come negli anni scorsi, e ridurrà il numero complessivo di manovre addestrative. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, parlandi delle conseguenze dell’epidemia di Covid-19.
Finora dall’Alleanza Atlantica non è arrivata alcuna risposta a queste aperture di Mosca, ha sottolineato il ministro anche se la NATO aveva già rinviato (sempre a causa dell’epidemia) la grande serie di esercitazioni inserite nel quadro di “Defender Europe” prevista in primavera e posticipata ora su scala ridotta, in giugno, in territorio polacco.
L’ultima grande esercitazione nella Russia Occidentale, che ha visto anche uno sbarco anfibio sulle coste baltiche, è stata effettuata russa a fine aprile nell’Oblaast di Kaliningrad, l’enclave della ex Prussia Orientale situata tra Estonia e Polonia divenuta territorio russo dopo la Seconda guerra mondiale.
Le manovre hanno visto l’impiego di velivoli Su-24, Su-27, Su-30SM, elicotteri Mi-8, Mi-24, Ka -27 e Ka-29, delle forze terrestri schierate nell’oblast di Kaliningrad inclusa la 224a brigata di artiglieria, una brigata di fanteria di Marina e 25 unità navali.
Foto Ministero della Difesa russo
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