Frontex: aumentano i flussi di immigrati illegali nel Mediterraneo
Il numero di migranti clandestini che hanno attraversato il Mediterraneo centrale (da Libia, Tunisia e Algeria verso Italia e Malta) in maggio è cresciuto del 40% rispetto a aprile per arrivare a circa 1.000.
Lo confermano i dati resi noti da Frontex sulla situazione alla frontiera esterna dell’Ue. Il totale di migranti sulla rotta del Mediterraneo centrale nei primi 5 mesi del 2020 ha superato le 5.500 unità, quasi il triplo dello scorso anno. Secondo il Ministero dell’Interno italiano da inizio anno al 14 giugno sono sbarcati illegalmente on Italia 5.639 clandestini contro i 2.144 dello stesso periodo del 2019.
Le principali nazionalità’ dei migranti individuati da Frontex e dal Viminale sono Bangladesh, Tunisia, Sudan e Costa d’Avorio. Complessivamente per tutte le rotte migratorie del Mediterraneo l’agenzia Ue per le frontiere riferisce di 4.300 ingressi illegali nell’Ue a maggio, il doppio rispetto a aprile, per un totale di 31.600 dall’inizio dell’anno.
Nel Mediterraneo orientale (dalla Turchia verso Grecia e Cipro) sono stati individuati 1.250 ingressi illegali a maggio per un totale di 12.700 nel 2020, per lo più di nazionalità afghana. Nel Mediterraneo occidentale (rotta dal Marocco verso la Spagna) sono stati individuati 650 migranti irregolari in maggio, quasi il quadruplo rispetto ad aprile, per un totale di 3.700 dall’inizio dell’anno.
Nella rotta terrestre dei Balcani occidentali (dalla Turchia) sono stati individuati 900 ingressi illegali in maggio per un totale di 6.900 nel 2020, in un aumento del 50 per rispetto allo stesso periodo del 2019.
Dai dati di Frontex emerge chiaramente come tutte le rotte dell’immigrazione illegale nel Mediterraneo registrino un aumento degli ingressi rispetto a aprile.
Il direttore di Frontex, il francese Fabrice Leggeri, ha criticato la normativa in vigore nella Ue in materia di diritto d’asilo sostenendo che le domande di protezione internazionale dovrebbero essere “già verificate alle frontiere esterne” dell’Unione europea.
Per Leggeri “i richiedenti asilo dovrebbero essere informati al più presto se verrà loro concesso lo status di rifugiato o meno” e “nel caso la decisione sull’asilo fosse negativa, i migranti devono essere espulsi immediatamente”.
Foto Frontex e Mariina Militare Italiana
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