News da Mosca
ZALA Aero realizza un UAV VTOL
ZALA Aero, società russa con sede a Izhevsk affiliata alla Kalashnikov Concern e produttore russo di droni, ha annunciato lo scorso mese di aver realizzato un drone a decollo e atterraggio verticale (VTOL): – «Il velivolo senza pilota ZALA 421-16EV (derivato dal 421-16E) è stato sviluppato utilizzando un tipo di piano a rotore inclinato, costituendo così l’ibrido di un UAV ad ala fissa e ad ala rotante. Il vantaggio unico di questo modello specifico è la possibilità di un sistema completamente automatico di decollo e atterraggio verticali».
La società russa ha ideato praticamente un tiltrotor o convertiplano dotato appunto di ali basculanti incorporando quattro motori elettrici – due su ciascuna ala – per fornire una capacità VTOL al drone in grado di trasmettere all’operatore della stazione a terra un flusso video HD con una qualità di 1.280 × 720 pixel in streaming oltre alla possibilità di essere dotato di una gamma di sensori elettro-ottici o a infrarossi.
Prima di entrare in produzione in serie il drone avrebbe superato le prove aziendali e in volo confermando le capacità di funzionamento per due ore ad una velocità massima di 110 Km/h; con un peso massimo al decollo di 10,5 kg e una capacità di carico utile di 1,5 kg l’UAV ZALA 421-16EV è in grado di resistere a velocità del vento fino a 10 m/sec e operare a temperature comprese tra i -40° C e +50° C; tra i suoi impieghi il monitoraggio e le rilevazioni aeree da punti e siti difficili da raggiungere, ma soprattutto la capacità di essere lanciato senza ausilio di catapulte per il decollo né di essere recuperato attraverso l’uso di paracaduti.
La società ZALA Aero, uno dei principali produttori russi di UAV leggeri, con oltre 2.000 droni prodotti dall’azienda attualmente in funzione in Russia confida ovviamente in un ordine del nuovo drone VTOL da parte della Difesa russa oltre ai tradizionali clienti appartenenti spesso alle società civili offshore e parastatali.
Nuovo trasparente ad alta resistenza per i canopy dei velivoli russi
RT-Chemcomposite Holding ha sviluppato materiali innovativi a base di polimetilmetacrilato (PMMA) per i tettucci trasparenti degli abitacoli di aerei ed elicotteri. Come affermato in un comunicato stampa del gruppo facente capo a Rostec, questo nuovo materiale ha elevate caratteristiche di resistenza e stabilità termica che consente di essere utilizzato nella produzione di trasparenti per elicotteri e aerei moderni, compresi i futuri velivoli supersonici.
I vetri organici innovativi sono stati sviluppati nell’ambito del programma federale finanziato dal Ministero dell’Industria e del Commercio della Russia. I principali vantaggi dei nuovi materiali rispetto a quelli tradizionali sono una maggiore resistenza alle rotture superficiali e alle fessurazioni e la conservazione delle caratteristiche di resistenza dopo un riscaldamento prolungato per 100 ore a una temperatura di 160° C e con riscaldamento a breve termine fino a 180° C
«In base alle loro caratteristiche tecniche e operative – ha dichiarato il servizio stampa di RT-Chemcomposite – i nuovi materiali trasparenti per i canopy corrispondono ai migliori standard mondiali attualmente esistenti. Possono essere utilizzati non solo nell’industria aeronautica ma anche nell’industria spaziale, nella costruzione navale e nel trasporto ferroviario. Poiché sono state superate le fasi di certificazione ne è stato approvato l’uso nel settore dell’aviazione. La produzione in serie di piccolo tonnellaggio del nuovo materiale high-tech è già stata implementata presso il Polymer Research Institute dell’azienda RT-Chemcomposite.»
Secondo le dichiarazioni di Vadim Lukonin, direttore generale del Research Institute of Polymers: – «Intendiamo diventare fornitore leader di plexiglas a base di PMMA per l’aviazione nazionale. I nuovi trasparenti sono pronti per la produzione industriale e possono essere utilizzati sia per i canopy dei più recenti caccia supersonici quali i Sukhoi Su-35, Su-30SM, Su-34, MiG-29/35 e altri futuri progetti, sia per i finestrini degli aerei passeggeri come i Sukhoi Superjet e MS-21.»
Ancora una conferma sul fatto che l’intensa R&S nella produzione di prodotti high-tech da parte delle imprese Rostec (non soltanto in ambito militare) persegue la chiara volontà di garantire l’indipendenza tecnologica dell’industria nazionale russa in numerosi settori definiti critici fino a poco meno di dieci anni fa.
I caschi del futuro per i caccia imbarcati MiG
Fonti del settore industriale militare russo hanno riferito a Izvestia dello sviluppo di un innovativo sistema di realtà aumentata che sarà montato sui caschi dei piloti di caccia imbarcati MiG-29K/KR/KUB.
Sul vetro del casco verranno mostrate la traiettoria di volo nonché varie informazioni quali quota, velocità e fattori di carico massimo (o G limite).
Il sistema permetterà al pilota di non farsi distrarre dalla strumentazione mantenendo il puntamento visivo verso il bersaglio in volo: durante la battaglia, ad esempio, il casco mostrerà informazioni sulla posizione dei bersagli, il tipo di armi utilizzate e la quantità di munizioni a disposizione mentre per la delicata fase dell’appontaggio il sistema calcolerà e disegnerà un corridoio virtuale davanti al pilota per un atterraggio sicuro specialmente in condizioni di scarsa visibilità.
Il nuovo sistema HMS a realtà aumentata NSCI-KOS HMD, successore del NSC-T HMD attualmente in uso sui caccia MiG-29K è in fase di sviluppo sotto richiesta del bureau RSC MiG presso l’ufficio di progettazione sperimentale “Elektroautomatics” di San Pietroburgo e verrà installato sui caschi di volo ZSh-7. Nell’abitacolo inoltre, saranno installati sensori speciali per tracciare i movimenti del pilota e la direzione della sua vista mentre una potente unità di elaborazione sarà responsabile del calcolo e della visualizzazione dei dati.
Il nuovo sistema NSCI-KOS, infine, potrà essere utilizzato come un vero e proprio casco di realtà virtuale con un’immagine stereoscopica tridimensionale per l’addestramento dei piloti sui simulatori di volo.
Helicentro Perù revisiona i Mil Mi-17-1V
La società peruviana Helicentro S.A.C., il centro regionale di manutenzione degli elicotteri russi per l’America latina di cui Analisi Difesa aveva riferito l’apertura nel 2014 si è aggiudicata un contratto con la locale Forza Aerea del valore di 4,53 milioni di dollari per l’urgente revisione dell’elicottero Mil Mi-17-1V numero di coda FAP-618.
L’elicottero in questione prodotto nel 1986 presso lo stabilimento della Kazan Helicopter destinato in primis al Nicaragua (ex numero di coda FAN313) e successivamente venduto nel 1992 al Perù, è stato revisionato per l’ultima volta nel dicembre 2014 e pertanto la sua attività operativa era stata stoppata avendo superato le 2.000 ore di volo.
La Helicentro Perù fornirà così una manutenzione completa (fusoliera, rotori, motori TV3-117 e avioniche) per restituire ad operazione conclusa il Mi-17-1V alla Forza Aerea peruviana che ha dimostrato di usare assiduamente, al limite del consentito, la sua flotta ad ala rotante in numerosissimi compiti militari, paramilitari, governativi e di emergenze sanitarie e di protezione civile quali alluvioni e incendi.
SAC Helicentro Perù è una società peruviana che è stata certificata dalla Direzione Generale dell’Aviazione Civile del Perù (DGAC) nel 2005 in qualità di organizzazione autorizzata per la manutenzione di attrezzature per elicotteri dotata di certificazioni e autorizzazioni fornite da Russian Helicopters.
Revisione in Ucraina per i tanker Il-78MP pakistani
La compagnia statale Ukrspetsexport (facente capo alla Ukroboronprom) è risultata vincente nella gara d’appalto per la riparazione e l’ammodernamento di un’aerocisterna Ilyushin Il-78MP appartenente all’Aeronautica Militare pakistana. Lo ha riferito il comunicato stampa della società ucraina secondo cui i lavori previsti dal contratto del valore di 30 milioni di dollari saranno eseguiti dall’impresa statale Nikolaev Aircraft Repair Plant (NARP).
Il comunicato stampa riferisce inoltre che la parte ucraina avrebbe ottenuto un’opzione per la futura manutenzione di altri due velivoli dello stesso tipo ma solo a seguito del verificato completamento di questo primo contratto.
Il Pakistan ha firmato un contratto per la fornitura di quattro aerotanker Il-78MP provenienti da scorte ucraine in eccedenza nel 2006: il primo esemplare è stato consegnato nel dicembre 2009 e nel maggio del 2012 si concludevano le consegne con l’arrivo del quarto aereo.
L’Il-78MP è una speciale versione dell’Il-78 “Midas” (a sua volta derivato dell’Il-76MD) dotata di serbatoi di carburante amovibili e contenitori di rifornimento di carburante UPAZ in grado di consentire, all’occorrenza, la trasformazione in un aereo da trasporto merci o personale.
Gli Il-78MP di Islamabad sono abilitati probabilmente al rifornimento di tutti gli aerei di fabbricazione cinese dell’Aeronautica pakistana, dei caccia Mirage francesi ma non degli F-16 statunitensi poiché gli Il-78MP non sono dotati di sonda per rifornimento in volo (“boom”) ad asta rigida.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.