Surovkin: nuovi velivoli, difese aeree e basi per le Forze Aerospaziali Russe

Il Comandante Generale della Forza Aerospaziale russa (VKS) Col. Gen. Sergei Surovikin ha riferito al canale militare Zvezda TV un resoconto degli ultimi cinque anni sul rimodernamento della propria flotta aerea.

Dal 2015 ad oggi, secondo Surovikin, oltre 20 reggimenti aerei della VKS sono stati destinatari di nuove attrezzature tanto da poter affermare che la composizione dell’armamento e dell’attrezzatura militare delle Forze Aerospaziali russe è significativamente cambiata.

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Dal 2015, in conformità con gli ordini della Difesa sono stati consegnati ogni anno numerosi moderni velivoli: Sukhoi Su-35, Su-34, Su-25SM3, Su-30SM, MiG-31BM rimodernati ed elicotteri da combattimento Mil Mi-28N, Mi-35M, Mi-8AMTSh, Ka-52, Mi-26T2, aerei da trasporto e da impiego speciale Il-76MD-90A, Beriev A-50U, Tupolev Tu-214, Antonov An-124 modernizzati e molti altri ancora.

Nel computo è inclusa inoltre la fornitura del nuovissimo sistema missilistico da difesa aerea GSKB Almaz-Antey S-350 Vityaz (nella foto sotto) in grado secondo Surovikin di aumentare di quattro volte l’efficienza nel respingere attacchi massicci da parte di missili da crociera.

«Tra le caratteristiche principali del sistema vi sono un aumento del carico di missili guidati antiaerei (4 volte rispetto al sistema di difesa aerea S-400) e una maggiore sopravvivenza grazie all’uso di due o tre radar multifunzionali nella divisione.»

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Il resoconto del Col. Gen. Surovikin è proseguito con l’argomento della ricostruzione degli aeroporti militari: il Ministero della Difesa russo ha in programma infatti di ricostruire 25 basi aeree, due delle quali saranno commissionate nell’anno in corso e altre 5 entro il 2023.

«Ad oggi, i lavori di ricostruzione sono in corso in 25 aeroporti, due dei quali – Step’ (nella regione della regione del Trans-Baikal) e Voronezh – abbiamo in programma di metterli in funzione quest’anno. Entro il 2023 si prevede di completare la ricostruzione e lo sviluppo delle infrastrutture in altri cinque aeroporti (Plesetsk, Savasleika, Nagurskaya, Kyzyl e Burevestnik).» In questo modo, secondo Surovikin, si garantirà il dispiegamento e la messa in funzione di nuovi aerei che saranno destinati alla VKS.

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Gli sforzi in tal senso sono volti ovviamente non solo a progettare nuove infrastrutture aeroportuali la cui ricostruzione è prevista per i prossimi anni ma anche ad ampliare quelle esistenti. «Negli ultimi sei anni ad esempio – ha concluso Surovikin – sono state costruite nuove piste in dieci aeroporti, di cui due nella regione artica.»

Lo scorso anno il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu aveva dichiarato che in totale 106 aeroporti sarebbero stati aggiornati nell’ambito del programma di ampliamento ed espansione delle basi aeree della VKS.

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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