Veicoli blindati turchi per l’Esercito Somalo
Dopo le importanti forniture di armi e mezzi alle milizie del governo libico di Tripoli, la Turchia ha fornito mezzi militari anche a un’altra ex colonia italiana donando 12 veicoli blindati ruotati da trasporto truppe BMC Kirpi e 12 pick-up Mitsubishi Triton all’Esercito Somalo nell’ambito degli accordi bilaterali che prevedono anche la presenza di una base militare turca a Mogadiscio.
I pickup Mitsubishi Triton, con supporti a perno per mitragliatrici, sono stati consegnati il 22 agosto e sono destinati al 3 ° battaglione di fanteria somalo “Aquila”, addestrato dai consiglieri militari turchi presenti a Mogadiscio.
Il 27 agosto l’ambasciatore turco in Somalia, Mehmet Yilmaz, ha consegnato 12 blindati Kirpi (già impiegati sui fronti siriano e libico – qui sotto la foto dei Kirpi sbarcati a Tripoli l’anno scorso) al ministro della Difesa somalo Hassan Ali Mohamed e dal comandante delle forze armate somale, generale Odawa Yusuf Rageh, durante una cerimonia tenutasi nella capitale (nella foto in fondo all’articolo).
Mohamed ha detto che i mezzi sosterranno le operazioni militari contro le milizie islamiste di al-Shabab e saranno utilizzati anche dal 3° battaglione.
L’ambasciata turca in Somalia ha reso noto che il Kirpi è il primo veicolo completamente blindato in dotazione all’Esercito Somalo: è vero che in questi anni i militari somali hanno avuto a disposizione soprattutto pick-up ma tra le donazioni ricevute spiccano anche due dozzine di blindati britannici Saxon ceduti da Gibuti, una decina di MRAP sudafricani Casspir e qualche blindo italiana Fiat 6614 e 6616.
Il Kirpi pesa 19 tonnellate, può trasportare dieci soldati e tre membri dell’equipaggio, ha lo scafo V per proteggersi dalle mine terrestri, e una protezione balistica allo STANAG 4569 Livello 3. Secondo BMC, il Kirpi ha una velocità massima di 100 km / h, un’autonomia di 800 km ed è alimentato da un motore diesel Cummins che eroga 375 cavalli.
Ankara rappresenta una delle principali fonti di aiuti alla Somalia e punta ad aumentare la sua influenza nel Corno d’Africa per contrastare i rivali del Golfo come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. La Turchia ha addestrato circa un terzo delle forze armate somale alla cui formazione contribuisce anche la missione Ue a guida italiana EUTM- Somalia.
Nel settembre 2017, la Turchia ha aperto una grande base militare nella capitale della Somalia, capace di ospitare fino a 3mila uomini e utilizzata per addestrare le reclute somale. Ankara si è impegnata ad addestrare 10mila soldati e fornisce supporto, addestramento e attrezzature anche per riorganizzare la Marina e la Guardia Costiera dell’ex colonia italiana.
(con fonte Defenceweb)
Foto: Ambasciata turca a Mogadiscio, BMC e Libya Observer
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