L’esercitazione anti-drone Prometeo 2020

Si è conclusa nel poligono di Foce Verde (LT), l’esercitazione “Prometo 2020” svolta dal Centro di Eccellenza Counter – Mini/Micro Aeromobili a Pilotaggio Remoto (C-M/M APR).

L’attuale livello di minaccia e l’attenzione internazionale circa l’impiego di mini/micro APR per scopi illeciti, ci pongono di fronte alla necessità di individuare, nel breve termine, soluzioni in grado di conferire agli operatori “sul campo” una capacità di risposta sia nei Teatri Operativi sia nelle operazioni di Homeland Security.

Il centro, guidato dal Colonnello Giorgio Cozzolino, che ha raggiunto la piena capacità operativa ad aprile 2020, ha condotto l’attività, dal 16 al 29 ottobre, nel rigoroso rispetto dei protocolli legati all’emergenza sanitaria relativa al COVID-19.

Attività di sperimentazione e sviluppo di nuove tecnologie anti drone con ditte civili

L’esercitazione è stata condotta con l’obiettivo di formare e addestrare gli operatori anti drone dei reparti controaerei e di condurre attività di sperimentazione finalizzate allo sviluppo e ricerca di nuovi sistemi, sempre più performanti ed efficaci, per il contrasto a questa minaccia.

Nel rispetto della missione affidata all’Artiglieria Controaerei, i corsi, le attività di sperimentazione e di concept development sviluppate dal Centro di Eccellenza, con il supporto del Gruppo Addestrativo, consentono e garantiscono il soddisfacimento delle esigenze formative e di professionalità necessarie per poter dotare la Forza Armata di unità controaerei prontamente impiegabili in ogni tipologia di scenario.

In particolare, la condotta di attività addestrative come la “Prometeo 2020” dimostra chiaramente come l’Esercito Italiano si stia preparando ad affrontare anche la nuova potenziale minaccia dei droni. L’esercitazione ha consentito ai frequentatori del corso di acquisire la preparazione e le conoscenze necessarie per utilizzare i sistemi C-M/M APR Anti Drone Detecting and Dysabling System (AD3S) e Drone Dome, nonché per comprendere i processi di schieramento di un sistema antidrone in operazioni di warfighting, peace support e homeland security.

Nel corso delle attività addestrative sono stati presentati ai frequentatori nuove piattaforme di contrasto alla minaccia drone, tra i quali il fucile jammer “Watson” della ditta CPM. Testate anche alcune nuove tecnologie di tipo “Drone Hunter” e “GPS Spoofing”, in sperimentazione presso le ditte IDS e Vitrociset.

Fonte: comunicato esercito Italiano

 

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