Non si muore di lunedì
“La vita è un perpetuo oscillare tra immobilismo e azione. La guerra non è da meno. Lunghi momenti di nulla — un attimo dopo, il fuoco. L’ansia sale, l’eccitazione sale, i pensieri mi assalgono, l’adrenalina scorre nelle vene: l’esplosione è forte — un suono di plastica avvolge l’aria e le mie orecchie.
Il caos ha il sopravvento”. 11 febbraio 2019. Baghuz. Siria. Un colpo di RPG sparato dai miliziani dell’ISIS esplode a pochi passi da un fotoreporter italiano che viene gravemente ferito. Il suo nome è Gabriele Micalizzi. Sospeso tra la vita e la morte, in lui si fanno strada i ricordi più vivi, quelli più forti, quelli che paiono ancora a portata di mano… i suoi ultimi anni, quelli della guerra, della prima linea, delle milizie dell’ISIS inseguite con una macchina fotografica dalla Libia alla Siria.
Da quel momento a terra, in cui la ghiaia si impasta con il sangue, nasce il racconto autobiografico a fumetti di un grande protagonista della fotografia di guerra di questo nostro, nuovo millennio.
La Graphic novel è integrata da 30 pagine con le fotografie inedite di Gabriele Micalizzi, e didascalie introduttive, suddivise in 4 capitoli: Libia 2016, Iraq 2016, Siria 2017, Siria 2019. Scrive Enrico Dal Buono nell’introduzione «Il protagonista delle fotografie è la morte. I cadaveri rappresentano i suoi effetti, le macerie che si lascia dietro il suo passaggio. Ma la morte non è immortalabile, si mostra soltanto nel buio. In pochi riescono ad alludere alla sua inafferrabile evidenza con la fastidiosa precisione di Micalizzi.»
RollingStone :«Micalizzi non è un fotografo qualsiasi. È forse il più talentuoso e, sicuramente, temerario tra i colleghi italiani in circolazione. Fra i pochissimi rimasti, anche tra gli stranieri, pronti a schivare pallottole e bombe alla ricerca dello scatto perfetto».
GABRIELE MICALIZZI Milanese, fa parte di Cesura, un collettivo e laboratorio di fotografia che ha fondato insieme a Luca Santese e Andrea Rocchelli, il fotogiornalista rimasto ucciso in Ucraina nel 2014. Vincitore del Master of Photography, programma sulla fotografia con Oliviero Toscani in onda su Sky, le sue foto sono state pubblicate sul New York Times, sul New Yorker, su Newsweek, sul Wall Street Journal. Quando viene ferito in Siria, Micalizzi stava lavorando per La Stampa, seguendo l’ultima offensiva dei curdi contro l’ISIS: da Sirte a Kobane, dal Donbass ad Atene fino a Il Cairo, ha raccontato i più importanti scenari di crisi degli ultimi anni, affermandosi come uno dei principali fotoreporter italiani.
ELENA CESANA Nata a Milano nel 1985, ha frequentato la Scuola del fumetto del capoluogo lombardo e disegnato per diversi editori, fino ad arrivare alle collaborazioni con Star Comics e Sergio Bonelli Editore. Lavora per diverse agenzie di comunicazione: The Bkink Fish, More Than 30 Seconds, Section 80, Kappa Co Comunication, The Big Mama, Utopia. In particolare, è disegnatrice Sergio Bonelli dal 2017.
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Gabriele Micalizzi
NON SI MUORE DI LUNEDÌ
Storia del fotoreporter sopravvissuto all’ISIS
Illustrazioni: Elena Cesana
Pagine: 96,
prezzo: 20,00 euro
Con contenuti multimediali e fotografie inedite dell’Autore
In libreria il 10 ottobre 2020
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