Londra aumenta la spesa militare con 16,5 miliardi di sterline in quattro anni

Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato “il più grande programma di investimenti nel settore della difesa dalla fine della Guerra Fredda” aggiungendo che “l’Era dei tagli al budget della Difesa è finita”.

Il documento di Revisione della spesa della Difesa prevede infatti un aumento delle spese militari di 16,5 miliardi di sterline (18,5 miliardi di euro) nei prossimi 4 anni: un incremento in realtà preannunciato l’anno scorso nel programma elettorale del Partito Conservatore che punta a diversi obiettivi:

  • rinnovare e potenziare gli equipaggiamenti delle forze armate
  • costituire una National Cyber Force gestito dal ministero della Difesa insieme all’agenzia di intelligence Government communications headquarters (GCHQ – nella foto in fondo) con capacità decisamente offensive
  • costituire uno Space Command la cui costituzione era stata preannunciato in luglio
  • sostenere le capacità di proiezione e di influenza geo politica di Londra nel mondo nell’ottica della cosiddetta ’“Global Britain”
  • creare nuovi posti di lavoro nell’industria della Difesa nazionale e nel suo ampio indotto

BAE Systems computerised image of future Type 31e frigate CREDIT BAE SYSTEMS

Proprio quest’ultimo aspetto sembra aver indotto il Cancelliere dello Scacchiere (ministro dell’economia) Rishi Sunak, che avrebbe voluto limitato l’incremento della spesa militare a circa 2 miliardi di sterline annuali, a conferma di come la ripresa dell’economia dopo l’epidemia di Covid 19 (come dopo ogni grande crisi) passi necessariamente attraverso un incremento della spesa pubblica che sostenga sviluppo, ricerca, aziende e occupazione.

Gli investimenti riguarderanno soprattutto i nuovi comandi, la ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, il caccia Tempest (nell’immagine sotto) , intelligenza artificiale e nuove fregate:  5 Type 31 (nell’immagine sopra) in aggiunta alle previste 8 Type 26 e alle  Type 32 di “nuova generazione” per la Marina (che non subirà i tagli previsti alla componente anfibia). Nel complesso si stima verranno creati almeno 10mila nuovi posti di lavoro.

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“Questi progetti sono fantastici per la nostra difesa e il suo ammodernamento. Finalmente abbiamo un Primo Ministro che riconosce l’importanza strategica del settore per i nostri cittadini e per la reputazione del Regno Unito” ha commentato senza nascondere la sua soddisfazione il Segretario alla Difesa, Ben Wallace.

Londra ha speso per la Difesa nel 2020 ben 45 miliardi di sterline (50,1 miliardi di euro, più del doppio della spesa italiana per la Difesa) che fanno della Gran Bretagna il primo Stato in Europa per spesa militare e tra i primi al mondo.

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Un primato che verrà rafforzato dal nuovo programma annunciato da Johnson che sarà sicuramente finanziato in debito considerato che la pandemia ha provocato il più alto debito pubblico dal 1960.

Londra sui fa quindi capofila di un trend di spesa pubblica al rialzo comune anche agli altri Stati europei che stanno quasi tutti programmando (Italia inclusa, come ha confermato anche la recente audizione del ministro Lorenzo Guerini) nuovi investimenti nei settori Difesa, Sicurezza e Alta tecnologia.

Le maggiori spese militari di Londra hanno determinato positive reazioni oltre Atlantico dove il Segretario alla Difesa, Christopher Miller, ha affermato che “Il Regno Unito è il nostro alleato più fedele e capace, e questo aumento della spesa è indicativo del loro impegno nei confronti della Nato e della nostra sicurezza comune. Il loro impegno per aumentare i finanziamenti alla difesa dovrebbe essere un messaggio a tutte le nazioni libere: i più capaci tra noi possono, e devono, fare di più per contrastare le minacce emergenti alle nostre libertà e sicurezza condivise”.

Foto UK MoD, UK Gov, Team Tempest e Bae Systems

 

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