Egitto: nuovi pod per l’aereo di al-Sisi e i caccia F-16 Block 52
Mentre in Italia alcuni esponenti politici vorrebbero interrompere la fornitura di prodotti peer la Difesa all’Egitto e ad altri stati del Medio Oriente, gli Stati Uniti confermano la disponibilità a fornire al Cairo sistemi ad alta tecnologia di ultima generazione.
L’Egitto ha infatti ottenuto il via libera dal Dipartimento di Stato per acquisire un sistema LAIRCM (Large Aircraft Infrared Countermeasures) per la protezione dell’aereo del capo di stato e pod Sniper in due accordi del valore di 170 milioni di dollari.
Il 29 dicembre il Dipartimento di Stato americano ha approvato la vendita del sistema LAIRCM di Northrop Grumman per un costo stimato di 104 milioni di dollari. Il sistema AN/AAQ-24 verrà utilizzato sull’aeromobile Airbus A340-200 utilizzato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
Il sistema, già acquisito nel 2019 dal Qatar per proteggere i due velivoli Boeing B747-800 utilizzati dall’emiro, fornisce una protezione a 360 gradi contro un’ampia gamma di minacce missilistiche. Il sistema è contenuto quasi interamente in un unico pod che si monta sul lato inferiore della fusoliera e può essere spostato facilmente da un aereo all’altro.
Nella stessa data, il Dipartimento di Stato americano ha approvato la vendita all’Egitto di 20 pod per l’acquisizione degli obiettivi Lockheed Martin AN/AAQ-33 Sniper Advanced Targeting Pods (ATP) e relative attrezzature per un costo stimato di 65,6 milioni di dollari.
L’AN/AAQ-33 è destinato a sostituire i più vecchi pod LANTIRN sui 20 caccia F-16 più recenti della flotta dell’Aeronautica Egiziana di oltre 200 velivoli di questo tipo, gli F-16 Block 52 (16 C e 4 D biposto) acquisiti col programma Peace Vector VII.
“La vendita proposta migliorerà la capacità e l’efficacia dell’Egitto per far fronte alle minacce attuali e future fornendo ulteriori capacità di targeting di precisione per condurre operazioni di sicurezza alle frontiere e antiterrorismo.
L’ulteriore capacità di attacco di precisione consentirà all’Egitto di condurre le operazioni riducendo al minimo i danni collaterali”, ha reso noto la Defence Security Cooperation Agency statunitense.
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