PAK-DP: il futuro caccia intercettore russo avrà una “vocazione artica”
Rostec ha annunciato a fine gennaio l’avvio ufficiale dello sviluppo e realizzazione di un prototipo del caccia intercettore di futura generazione, noto come progetto PAK-DP o MiG-41, nome che resta però ipotetico in quanto la numerazione da parte del bureau russo non è ancora stata ufficialmente comunicata.
In precedenza la RAC MiG aveva dichiarato che il PAK-DP nasceva per sostituire alla fine degli anni ’20 l’intercettore MiG-31 Foxhound e che sarebbe stato in grado nelle intenzioni del costruttore di eseguire missioni nello spazio (inteso a quote comprese tra la stratopausa e la tropopausa, ovvero al di sotto dei 45.000 metri di quota e superiore ai 12.000 metri).
Oggetto di argomento da parte di Analisi Difesa già dal 2017, il PAK-DP/MiG-41 è un aereo totalmente di nuova concezione e non una modernizzazione profonda del suo predecessore MiG-31 già alle prese con l’aggiornamento al più recente standard BM.
Il PAK-DP utilizzerà tecnologie completamente nuove per operare sull’Artico e sarà in grado di svolgere compiti senza pilota tanto da poter costituire il primo caccia di sesta generazione concepito da Mosca.
La rivista americana Military Watch ha previsto a suo tempo che il PAK-DP possa combinare i pregi degli intercettori MiG-25 e MiG-31 (velocità trisonica, quota elevata di tangenza, potenza del radar) con le moderne tecnologie, tanto da dover essere in grado di neutralizzare i satelliti nemici attraverso missili ipersonici dedicati e già da qualche anno sottoposti a vari collaudi.
Secondo le informazioni disponibili, i lavori di ricerca preliminare sarebbero stati completati entro la fine del 2019 con la relativa presentazione dei layout possibili del PAK-DP.
Lo scorso anno il ministero della Difesa russo avrebbe poi selezionato il progetto più promettente, ma al momento il design del velivolo è solamente ipotizzabile e tutte le immagini ritrovabili in rete sono soltanto congetture e ipotesi.
L’unica notizia è stata fornita lo scorso anno dal direttore generale della compagnia MiG e Sukhoi, Ilya Tarasenko, che in un’intervista nel luglio dello scorso anno ha affermato che il PAK-DP sarebbe stato creato sulla base del design del MiG-41, che il velivolo avrebbe avuto la possibilità di volare senza pilota e sarebbe stato adattato specialmente per l’uso in zone a clima rigidi tipici della zona Artica.
In conclusione un’evoluzione a bassa osservabilità, dotato di velocità non superiore ai Mach 3.5 (superare questo limite imporrebbe difatti variazioni strutturali e propulsivi notevoli) ma con avionica e radar allo stato dell’arte e non ultimo dotato di una serie di armi ipersoniche di nuova concezione in grado di abbattere aerei, missili e satelliti.
Foto Rostec
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.