L’esercitazione navale NATO ASD/FS 21 per la difesa aerea e missilistica integrata
L’esercitazione navale dell’Alleanza Atlantica per la difesa aerea e missilistica integrata (IAMD, Integrated Air and Missile Defence) At-Sea Demonstration/Formidable Shield 21 (ASD/FS 21) condotta dal Comando NATO STRIKFORNATO (Naval Striking and Support Forces NATO) per conto della Sixth Fleet della US Navy, ha preso il via sabato scorso, 15 maggio, presso il poligono del Ministero della Difesa britannico alle isole Ebridi, ad ovest della Scozia.
L’esercitazione che si svolge dal 15 maggio al 3 giugno è destinata a dimostrare l’interoperabilità delle Forze dell’Alleanza in un ambiente IAMD congiunto navale con tiri reali contro missili balistici ed antinave da crociera, sfruttando le strutture di sorveglianza e comando e controllo della NATO.
“Fornire una capacità di difesa aerea e missilistica integrata, e in particolare la difesa contro i missili balistici, è uno dei ruoli principali del Comando STRIKFORNATO per conto dell’Alleanza”, ha affermato l’ammiraglio James Morley, vice comandante di STRIKFORNATO.
“L’esercitazione At Sea Demonstration/Formidable Shield 21 è un’importante opportunità per sviluppare ulteriormente la capacità di combattimento e l’integrazione nei diversi domini contro una serie di bersagli simulanti minacce missilistiche particolarmente impegnative – una dimostrazione della nostra determinazione a contrastare tale minaccia”.
Si tratta della terza edizione dell’esercitazione multinazionale tenutasi per la prima volta nel 2015 e successivamente a cadenza biennale (negli anni dispari) nel 2017 e 2019.
Nel corso della prima edizione, il caccia lanciamissili Ross classe Arleigh Burke della Sesta Flotta della US Navy, ha realizzato il primo lancio con intercetto di un bersaglio simulante un missile balistico tattico a corto raggio con un missile superficie-aria Raytheon Standard Missile 3 (SM-3) in Europa, in uno scenario in cui per la prima volta unità navali non-USA e in particolare la fregata olandese De Zeven Provinciën e spagnola Almirante Juan de Borbón, hanno fornito la designazione per la difesa antimissili balistici (BMD, Ballistic Missile Defence) a favore del caccia americano.
All’esercitazione partecipò il caccia lanciamissili Andrea Doria (553) della Marina Militare che ha dimostrato l’interoperabilità del proprio sistema C4 con il network IAMD navale di nuova generazione, scambiando tracce di minacce convenzionali e balistiche via data link satellitare dedicato, e fornendo protezione contro minacce missilistiche convenzionali al dispositivo navale impegnato nell’attività BMD.
Nave Doria ha anche lanciato con successo un missile MBDA Aster 30 in condizioni meteo-marine avverse nell’ambito di uno scenario complesso di difesa aerea che ha portato all’intercettazione di un bersaglio simulante un missile antinave da crociera lanciato contro il dispositivo navale che simulava in questo caso il coinvolgimento nella difesa contro una minaccia balistica.
All’edizione 2021, partecipano dieci Nazioni dell’Alleanza, ed in particolare Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno inviato navi, aerei ed assetti di terra che s’addestrano in due aree operative congiunte che coprono il Nord Atlantico.
Secondo quanto è stato divulgato in occasione dell’esercitazione ASD-15, soltanto il poligono delle isole Ebridi che si estende fino a 57.000 km2 e che spazia dalla superficie del mare allo spazio, ha visto incrementare l’area di sicurezza intorno al medesimo da 115.000 a 460.000 km2, penetrando nello spazio aereo islandese ed irlandese.
La struttura di comando della NATO e il quartier generale della NATO Force Structure svolgeranno i ruoli di comando e controllo dell’esercitazione, contribuendo con diverse strutture dell’Alleanza come il HQ Allied Air Command (AIRCOM), il Combined Air Operations Center (CAOC) di Uedem in Germania e il nuovo Comando Spaziale della NATO (NATO Space Center).
Il Comando STRIKFORNATO, basato a Oeiras vicino Lisbona in Portogallo, fornirà un maritime battle Staff Operational Command direttamente al Comandante Supremo Alleato in Europa (SACEUR), fornendo un quartier generale rapidamente dispiegabile e scalabile in grado di pianificare ed eseguire operazioni marittime congiunte a spettro completo e fornire comando e controllo della difesa contro i missili balistici integrazione delle forze navali statunitensi.
L’evento è anche pianificato e supportato dal Maritime Theatre Missile Defense Forum (MTMD-F), una coalizione di 12 nazioni con un focus sul miglioramento dell’interoperabilità e delle capacità delle forze dell’Alleanza nella difesa missilistica marittima.
Il Comandante della Task Force (CTF) 64 dell’US Naval Forces Europe-Africa/US 6th Fleet della US Navy con sede a Napoli, il capitano Jonathan D. Lipps, guida l’esercitazione di quest’anno come Comandante, Task Group (CTG) Integrated Air and Missile Defense (IAMD), il cui staff è imbarcato sulla fregata spagnola Cristóbal Colón (F-105, nella foto sopra) ) della classe Álvaro de Bazán, designata quale nave ammiraglia dell’esercitazione. La CTF-64 è responsabile per la pianificazione ed esecuzione delle operazioni IAMD in ambito navale, nell’area di responsabilità della 6th Fleet.
“Quindici navi di dieci Nazioni dell’Alleanza parteciperanno e ingaggeranno bersagli missilistici subsonici, supersonici e balistici presso e sopra il poligono del Ministro della Difesa britannico delle Isole Ebridi ed il centro spaziale norvegese di Andøya”, ha spiegato il capitano Lipps nel comunicato d’avvio dell’esercitazione.
In aggiunta alla nave ammiraglia della Marina spagnola, all’esercitazione partecipano i caccia lanciamissili Ross (DDG 71), Roosevelt (DDG 80) e Paul Ignatius (DDG 117) e l’unità per il supporto logistico in mare William McLean (T-AKE 12) della Marina americana, le fregate Leopoldo I (F 930) e Iver Huitfeldt (F 361) rispettivamente delle Marine belga e danese, il caccia lanciamissili Forbin (D 620) della Marina francese, le fregata Hamburg (F 220), Antonio Marceglia (F 597 nelle due foto sotto), Fridtjof Nansen (F 310) e De Zeven Provinciën (F 802) rispettivamente delle Marine tedesca, italiana, norvegese e olandese, nonché il caccia lanciamissili Dragon (D 35) e le fregate Argyll (F 231) e Lancaster (F 229) della Marina del Regno Unito.
Le unità appena indicate ma non identificate, secondo quanto comunicato, porteranno a termine ingaggi contro bersagli reali, che verranno effettuati con il munizionamento guidato DART (Driven Ammunition Reduced Time of Flight) facente parte del sistema cannoniero per la difesa ravvicinata 76/62 Super Rapido in configurazione Davide/Strales, i sistemi missilistici Raytheon Standard Missile-2 (SM-2) ed Evolved Sea Sparrow Missiles (ESSM), ed MBDA Aster 15 e Aster 30. Sempre secondo il medesimo comunicato d’avvio dell’esercitazione, questi sistemi d’arma ingaggeranno vari tipi di bersagli, fra cui quelli subsonici Banshee, Mirach e Firejet e supersonici GQM-163A Coyote lanciati da postazione a terra.
Secondo quanto comunicato dalla Royal Navy, in aggiunta al caccia Daring equipaggiato con il sistema per la difesa aerea Sea Viper con radar BAE Systems Sampson che effettuerà un lancio di missili MBDA Aster contro un bersaglio Firejet, altre unità equipaggiate con il medesimo sistema d’arma della famiglia Aster verranno coinvolte in tiri reali contro un mix di bersagli subsonici e supersonici, senza aggiungere ulteriori particolari.
Sempre secondo la Royal Navy, sia il sistema Sea Viper che Sea Ceptor, quest’ultimo imbarcato sulle fregate Type 23 e fornito da MBDA nonché dotato del sistema missilistico CAMM, verranno testati contro bersagli supersonici impegnati nel simulare attacchi in picchiata di minacce volanti a velocità superiori a 16 volte quella del suono.
Verranno condotte anche attività reali di difesa missilistica balistica con lanci di missili Raytheon Standard Missile-3 (SM-3) contro surrogati delle medesime minacce. Secondo quanto annunciato dal Naval Surface Warfare Center, Port Hueneme Division (NSWC PHD) dell’US Naval Sea Systems Command (NAVSEA), quest’ultimo partecipa sia per supportare e rafforzare le relazioni con gli alleati della NATO nell’ambito del Maritime Theatre Missile Defense Forum (MTMD-F) sia anche per testare con i partner le ultime capacità nel settore della difesa aerea e missilistica.
“L’obiettivo previsto è quello di esercitare una difesa aerea e missilistica integrata in uno scenario di tiri reali in cui si hanno bersagli simulanti minacce che attaccano le navi e difendono territori, e le navi lanciano armi e missili contro quelli per neutralizzarli”, ha detto Eric Hedlund, a capo del gruppo di lavoro target congiunto con il Program Executive Office Integrated Warfare Systems (PEO IWS).
Il responsabile del progetto per quest’ultimo ufficio, Lt. Commander Alisha Hamilton, ha riferito che i partecipanti coinvolti nell’esercitazione hanno dedicato più di due anni di pianificazione per garantire che l’evento sia un successo e che il team raggiunga i propri obiettivi.
In particolare, il distaccamento del NSWC PHD pressoil poligono di White Sands, nel New Mexico, ha avuto l’idea, lanciata con uno schizzo su un tovagliolo, di realizzare l’integrazione del bersaglio supersonico Northrop Grumman GQM-163 Coyote con il lanciatore AML 4K3 costruito alla fine degli anni ’60, che è stato testato negli USA e poi trasferito sulla terraferma del poligono delle Isole Ebridi in Scozia per prendere parte all’esercitazione. Quest’anno, il NSWC avrà un ruolo chiave fornendo cinque bersagli di provenienza americana, tra cui due T4-B ed uno Zombi Pathfinder in aggiunta a due GQM-163 Coyote.
In particolare, secondo quanto dichiarato in precedenza dalla Missile Defence Agency (MDA) americana, i bersagli T4-B così come il Zombi Pathfinder rappresentano dei surrogati di missili balistici a corto raggio (SRBM, Short-Range Ballistic Missiles) con una gittata incrementabile fino a 1000 km.
Nel caso della fregata Marceglia della Marina Militare, quest’ultima al pari delle gemelle Rizzo e Bergamini che hanno rispettivamente partecipato alle edizioni 2017 e 2019 della medesima esercitazione, dovrebbe aver ricevuto aggiornamenti al sistema di combattimento ed in particolare al sistema di comando e controllo SADOC e comunicazione nonché al sistema radar con antenna AESA rotante MFRA (Multi-Function Radar Active), che costituisce il sensore del sistema missilistico imbarcato SAAM ESD basato su munizioni Aster 15 e 30 di MBDA
Italia, affinché la medesima possa partecipare attivamente alle più complesse operazioni IAMD sfruttando gli aggiornamenti derivanti dalle lezioni apprese con le precedenti partecipazioni di unità delle classi Bergamini e Doria. In aggiunta al coinvolgimento del poligono norvegese, l’esercitazione si caratterizza anche per l’inserimento di nuovi scenari e sistemi d’arma.
“Dimostrando una scalabilità ed un’integrazione senza precedenti mentre è imbarcato sulla fregata spagnola Cristóbal Colón equipaggiata con il sistema di difesa aerea AEGIS, il personale dello staff IAMD di STRIKFORNATO dirigerà e autorizzerà anche le attività di tiro navali del sistema missilistico antinave Harpoon e del sistema di artiglieria lanciarazzi ad alta mobilità HIMARS (High Mobility Artillery Rocket System) del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, quest’ultimo destinato ad impegnare un bersaglio in mare”.
Sebbene il comunicato non fornisca ulteriori dettagli, la 24th Marine Expeditionary Unit (MEU) che è attualmente dispiegata in Europa a bordo del gruppo anfibio incentrato sull’unità d’assalto anfibio Iwo Jima (LHD 7) e sulle unità per le medesime operazioni San Antonio (LPD 17) e Carter Hall (LSD 50), e risulta operante in questo momento nel Nord d’Europa, dispone di un distaccamento HIMARS non organico ma assegnato alla MEU per l’impiego avanzato nel teatro del Vecchio Continente, che potrebbe essere coinvolto nell’esercitazione ASD/FS 21.
Questa edizione della serie d’esercitazioni At-Sea Demo/Formidable Shield è completamente integrata con le Forze dell’Alleanza e include i Comandi e le forze dell’US Army Forces Europe, dell’US Air Forces Europe (USAFE) e dell’US Marine Forces Europe, compreso personale di tali Comandi, velivoli dell’USAFE ed unità terrestri delle Forze Armate norvegesi.
“L’Esercitazione Formidable Shield mostra come gli alleati stanno lavorando insieme per difendere le forze e le popolazioni della NATO dalla molto reale minaccia rappresentata dai sistemi missilistici”, ha detto il vice portavoce della NATO Piers Cazalet. “Nei conflitti in tutto il mondo, i missili da crociera e balistici sono spesso l’arma prescelta, sia per gli attori statali che per quelli non statali. Quindi, in un momento in cui vediamo gli arsenali missilistici crescere e diventare più complessi, è importante che gli alleati continuino ad adattarsi ed esercitare le nostre difese “.
In esercitazioni di questo tipo, la sicurezza rimane un elemento fondamentale nell’impiego di sistemi tattici avanzati ed intercettori. “È stata condotta una rigorosa analisi di sicurezza per l’area operativa in cui si svolgerà l’esercitazione. Tutti i risultati di tale attività portata a termine da più Nazioni alleate hanno concluso che il rischio per i territori circostanti sarà trascurabile “, ha detto il capitano Lipps. “Ci sono rischi intrinseci a qualsiasi esercitazione di fuoco reale, tuttavia, le attività presso il Centro Spaziale di Andøya in Norvegia sono strettamente localizzate presso lo stesso poligono e specificamente non rappresentano alcun rischio per i paesi confinanti con la Norvegia”.
Foto: Marina Militare, NATO, Royal Navy, Armada Espanola e US Navy
Luca PeruzziVedi tutti gli articoli
Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).