L’esercitazione “Protettori del Nilo” è un monito all’Etiopia
Forze militari egiziane sono arrivate nel Sudan settentrionale il 24 maggio in preparazione del lancio dell’esercitazione militare congiunta “Protettori del Nilo” che ha preso il via il 26 maggio e sui concluderà domani. Lo ha reso noto ij ministero della Difesa egiziano precisando che l’esercitazione coinvolgerà forze terrestri, aeree e navali.
Lo staff militare egiziano che farà parte dello staff di comando dell’esercitazione è arrivato alla base aerea di Khartoum insieme a uno squadrone di cacciabombardieri Mig 29 mentre colonne di forze terrestri sono giunte in territorio sudanese via mare sbarcando a Port Sudan.
Come riferisce la Sudan News Agency (SUNA), l’esercitazione “Nile Protectors” rientra nei programmi di cooperazione militare bilaterale ed è stata preceduta dalle due esercitazioni congiunte “Nile Eagles” tenutesi nel novembre 2020 e nell’aprile 2021 coinvolgendo reparti aerei e di forze speciali dei due paesi presso la base aerea sudanese di Meroe.
L’esercitazione costituisce anche un monito diretto all’Etiopia. E si inserisce nelle tensioni che contrappongono Addis Abeba all’asse tra Egitto e Sudan sulla Grande diga etiope GERD che ridurrà notevolmente il flusso idrico del Nilo a danno dei paesi a valle del grande fiume.
Il mancato raggiungimento di un accordo nei colloqui di Kinshasa, nell’aprile scorso, ha accentuato la crisi.
In questo contesto negli ultimi mesi l’Egitto ha rafforzato i rapporti militari e d’intelligence con i paesi dell’Africa Orientale, con accordi di cooperazione ratificati, oltre che col Sudan (in marzo), anche con Kenya (maggio), Uganda e Burundi (aprile).
Foto Ministero della Difesa egiziano
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