La Svizzera sceglie F-35 e Patriot
Un comunicato del Consiglio Federale elvetico ha reso noto che la Svizzera ha scelto di acquisire 36 caccia statunitensi F-35A (per 5 miliardi di franchi) con le prime consegne previste nel 2027 per sostituire la flotta di 30 F/A-18 e 26 F-5E Tiger II oltre a 5 batterie del sistema di difesa aerea a lungo raggio Patriot PAC-3 (per 2 miliardi di franchi).
“Il Consiglio federale ritiene che F-35 e Patriot siano i più adatti a proteggere la popolazione Svizzera contro le minacce aeree”, si legge nel comunicato. Tutte le offerte hanno soddisfatto i requisiti per la Svizzera, ma l’F-35A presenta la più ampia gamma di benefici ed è di gran lunga il modello più economico”.
L’unico velivolo di 5a generazione (gli altri erano il Typhoon, il Rafale e l’F/A-18E/F Super Hornet) si è quindi imposto sui concorrenti (336 punti, 95 in più del secondo classificato), tranne che alla voce “compensazioni industriali” che però nella valutazione contava solo per il 10%. Su questo punto Francia e Germania avevano offerto ampie compensazioni in caso di scelta a favore di Rafale e Typhoon.
L’’offerta di Lockheed Martin prevede 5,068 miliardi di franchi per l’acquisto di 36 velivoli e costi di manutenzione in 30 anni per 15,5 miliardi: costi che secondo il Consiglio Federale sono di 2 miliardi inferiori al velivolo secondo classificato, incluso il costo per ora di volo.
Anche il sistema missilistico Patriot PAC 3 ha superato il SAMP/T in tutte le categorie di confronto inclusi i costi operativi (3,6 miliardi di franchi per 30 anni per il sistema statunitense).
Secondo diverse fonti citate dai media francesi, il Consiglio federale sembrava più orientato a scegliere i prodotti francesi, specie dopo la visita a Berna del ministro delle Forze armate Floremce Parly, ma la commessa aveva visto anche un colloquio tra Joe Biden e il presidente svizzero Guy Parmelin, il 16 giugno
Sul piano politico la scelta dell’F-35A verrà interpretata come uno “schiaffo” all’Europa e potrebbe contribuire alle divisioni in seno al governo svizzero dove alcuni avrebbero preferito la scelta di uno dei due velivoli europei per facilitare le relazioni con l’Ue dopo che Berna ha recentemente rinunciato a un trattato bilaterale trascinatosi per anni. Sulla decisione di privilegiare l’offerta statunitense, che deve ora essere approvata dal Parlamento, potrebbero aver pesato ragioni squisitamente finanziarie poichè le offerte europee risultavano più costose.
In prospettiva il Programma F-35A di Berna potrebbe generare vantaggi anche all’Italia se i 36 velivoli elvetici verranno assemblati nello stabilimento di Cameri (Novara), a pochi minuti di volo dai cieli elvetici.
Qui sotto il testo completo del comunicato del Consiglio Federale visibile anche a questo link
Air2030: decisione del Consiglio federale sull’acquisto di 36 aerei da combattimento del tipo F-35A
Berna, 30.06.2021 – Nella sua seduta del 30 giugno 2021 il Consiglio federale ha deciso di sottoporre al Parlamento l’acquisto di 36 aerei da combattimento del tipo F-35A del produttore statunitense Lockheed Martin e l’acquisto di 5 unità di fuoco del tipo Patriot del produttore statunitense Raytheon. I due sistemi proposti si sono contraddistinti nella fase di valutazione per la più ampia gamma di benefici e i minori costi complessivi. Il Consiglio federale è convinto che i due sistemi sono i più idonei per proteggere anche in futuro la popolazione svizzera dalle minacce aeree.
Gli attuali mezzi delle Forze aeree giungeranno al termine della loro durata di utilizzazione nel 2030. Per poter continuare a proteggere la popolazione Svizzera dalle minacce aeree, il Consiglio federale intende sostituire gli attuali aerei da combattimento e acquistare un nuovo sistema di difesa terra-aria a lunga gittata (DTA LG). In occasione della votazione popolare del 27 settembre 2020 è stata approvata una decisione programmatica che prevede l’acquisto di nuovi aerei da combattimento con un volume finanziario massimo di 6 miliardi di franchi. Per il sistema DTA LG è previsto un volume finanziario di 2 miliardi di franchi (stato per ambedue gli importi menzionati: indice nazionale dei prezzi al consumo, gennaio 2018).
La decisione del Consiglio federale poggia su un’ampia valutazione tecnica durante la quale sono stati esaminati, per il nuovo aereo da combattimento, quattro candidati (Eurofighter di Airbus, Germania; F/A-18 Super Hornet della Boeing, Stati Uniti; F-35A di Lockheed Martin, Stati Uniti; Rafale di Dassault, Francia) nonché due candidati per il sistema DTA LG (SAMP/T di Eurosam, Francia; Patriot di Raytheon, Stati Uniti).
Aerei da combattimento: l’F-35A presenta la più ampia gamma di benefici ed è di gran lunga il modello più economico
Tutti i candidati hanno soddisfatto i requisiti per la Svizzera. Sia nel caso degli aerei da combattimento, sia nella valutazione del sistema DTA LG un candidato è risultato nel contempo il prodotto con i massimi benefici e i costi più economici. Nel caso degli aerei da combattimento si tratta dell’F-35A, che ha conseguito il punteggio più elevato a livello di benefici: 336 punti, distanziando chiaramente di 95 e più punti gli altri candidati. È il candidato con il migliore punteggio in tre dei quattro criteri principali:
- efficacia: l’F-35A ha conseguito il miglior risultato grazie al suo netto vantaggio tecnologico rispetto agli altri candidati. L’F-35A dispone infatti di nuovi sistemi, estremamente efficienti e totalmente interconnessi, per la protezione e la sorveglianza dello spazio aereo. Presenta pertanto una superiorità tecnica a livello di informazioni ed è il candidato che consente ai piloti di ottenere la migliore consapevolezza della situazione in tutti i settori di compiti, in particolare nel servizio di polizia aerea quotidiano.
L’F-35A è inoltre l’unico modello integralmente concepito per essere in massimo grado difficilmente rilevabile da altri sistemi d’arma. La conseguente elevata capacità di sopravvivenza rappresenta un vantaggio particolare per le Forze aeree svizzere.
L’utilizzazione relativamente semplice del sistema e la superiorità a livello di informazioni dell’F-35A incidono sui contenuti degli allenamenti e sul rapporto tra le ore di volo e le ore di addestramento al simulatore. Le ore di volo necessarie sono di circa il 20 per cento inferiori rispetto agli altri candidati. Rispetto agli attuali aerei da combattimento delle Forze aeree destinati ad essere sostituiti con l’F-35A, è inoltre necessario circa il 50 per cento in meno di decolli e atterraggi.
Il vantaggio tecnologico dell’F-35A, sistema d’arma all’avanguardia, resterà ineguagliato probabilmente per un lungo periodo. Considerato che il nuovo aereo sarà utilizzato prevedibilmente per 30 anni, si tratta di un’importante condizione favorevole rispetto agli altri candidati.
- Supporto del prodotto: l’F-35A ha conseguito la migliore valutazione grazie all’efficienza dimostrata a livello di esercizio e di manutenzione, a un’istruzione moderna e all’elevata sicurezza di approvvigionamento sull’arco dell’intera durata di utilizzazione. La sicurezza di approvvigionamento è dovuta anche al fatto che l’F-35A registra il maggior numero di unità sinora prodotte ed è impiegato anche in Europa dal più elevato numero di Paesi.
- Cooperazione: anche in questo ambito l’F-35A ha conseguito il miglior risultato. Offre possibilità complete di collaborazione a livello di esercizio e un ampio accesso a dati e a risorse tecnico-specialistiche.
- Offset diretto: al momento della presentazione, l’offerta dell’F-35A non ha conseguito il miglior risultato. La compensazione con affari offset pari al 60 per cento del valore contrattuale deve essere completamente realizzata al più tardi 4 anni dopo l’ultima fornitura.
Per quanto concerne l’entità della flotta, tutti e quattro i candidati coprono con 36 unità il fabbisogno per la protezione dello spazio aereo in una situazione persistente di tensione elevata. Il compito delle Forze aeree è quello di evitare che lo spazio aereo svizzero venga impiegato da parti coinvolte in un conflitto militare.
L’autonomia in materia di dati è garantita
Il Consiglio federale ha fondato la sua decisione anche sull’aspetto delle dipendenze tecnologiche dai produttori e dal Paese di produzione. Nell’acquisto di sistemi non è possibile escludere del tutto che sorgano dipendenze. È tuttavia risultato che tutti i candidati garantiscono la necessaria autonomia in materia di dati. L’F-35A assicura in particolare un ottimo livello di cyber-sicurezza poiché offre piene garanzie a livello di gestione dell’ambito cyber, sicurezza dell’architettura informatica e misure di protezione da cyber-eventi.
Come nel caso di tutti gli altri candidati, anche con l’F-35A la Svizzera determina autonomamente quali dati scambiare con altre aviazioni militari tramite connessioni data link o quali dati logistici riportare al produttore. L’esercizio e la manutenzione dell’aereo in Svizzera sono assicurati dalle Forze aeree e dalla RUAG Svizzera.
Il costo dell’F-35A è di circa 2 miliardi di franchi inferiore rispetto agli altri candidati
Oltre che a livello di benefici, l’F-35A ha conseguito di gran lunga il miglior risultato anche nell’ambito dei costi. È il più economico sia al momento dell’acquisto sia nel corso dell’esercizio. Al momento della presentazione delle offerte nel febbraio 2021, i costi d’acquisto ammontavano a 5,068 miliardi di franchi, rientrando chiaramente nel volume finanziario prescritto di 6 miliardi di franchi, approvato dall’elettorato svizzero. I costi d’acquisto rientrano nel credito quadro anche dopo il computo del rincaro sino al termine di pagamento.
L’F-35A è il modello più economico anche per quanto concerne i costi d’esercizio. I costi globali, comprendenti i costi d’acquisto e i costi d’esercizio, ammontano a circa 15,5 miliardi di franchi sull’arco di 30 anni.
La differenza di costo rispetto al modello giunto secondo in classifica relativamente ai costi è di circa 2 miliardi di franchi.
Difesa terra-aria a lunga gittata: il Patriot presenta i maggiori benefici con i minori costi
Per quanto concerne il sistema di difesa terra-aria a lunga gittata, il Patriot spicca, talvolta nettamente, in tutti e quattro i criteri principali. In particolare supera in maniera marcata l’SAMP/T a livello di efficacia. Il sistema è in grado di difendere spazi aerei sia autonomamente sia in combinazione con gli aerei da combattimento.
È impiegabile sino a una quota di oltre 20 000 metri (in verticale) e ha una portata di oltre 50 chilometri (dimensione orizzontale). Nell’ambito dei sistemi DTA a lunga gittata si tratta di una distanza d’impiego eccezionalmente elevata. Il Patriot fornisce pertanto un contributo determinante alla difesa aerea integrata.
Per la difesa della superficie auspicata di 15 000 chilometri quadrati sono necessarie 5 unità di fuoco Patriot.
Per quanto concerne i costi, il Patriot si è dimostrato il modello più economico. I costi d’acquisto del Patriot – rincaro e imposta sul valore aggiunto compresi sino al termine di pagamento – ammontano a 1,970 miliardi di franchi. Considerati i costi d’esercizio calcolati sull’arco di 30 anni, i costi globali del Patriot ammontano a circa 3,6 miliardi di franchi. Il Patriot è pertanto risultato nettamente più economico dell’altro candidato. La compensazione con affari offset pari al 100 per cento del valore contrattuale deve essere completamente realizzata al più tardi 4 anni dopo l’ultima fornitura.
Verifica esterna dei risultati
La consigliera federale Viola Amherd ha incaricato lo studio legale zurighese Homburger SA di effettuare una verifica della plausibilità riguardo all’acquisto di nuovi aerei da combattimento. La verifica, eseguita in considerazione della decisione programmatica approvata dalla popolazione, aveva per oggetto la metodologia impiegata per la valutazione, i criteri di aggiudicazione e la valutazione finanziaria delle offerte. Nel quadro delle verifiche, lo studio legale Homburger è giunto alla conclusione che la graduatoria degli offerenti riportata nel rapporto di valutazione sulla base dell’analisi costi/benefici di armasuisse è plausibile.
Foto Lockheed Martin e Raytheon
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