La VASO di Voronezh continua a lavorare sull’Il-112V
Lo scorso fine maggio il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin, in occasione di una riunione con la leadership del Ministero della Difesa e le imprese delle industrie militari, è intervenuto sul nuovo aereo da trasporto leggero militare Ilyushin Il-112V dichiarando che i test di Stato erano in fase di completamento e che nell’anno in corso sarebbero stati consegnati due esemplari alla VKS.
Tuttavia è stato il vice primo ministro Yuri Borisov a riportare lo stato dei fatti ad un livello probabilmente più realistico, tanto da dichiarare durante una recente visita allo stabilimento aeronautico VASO di Voronezh incaricata della produzione dell’Il-112V, che i problemi del velivolo esistono e non sono frutto di maldicenze, pur se questi vengono tuttavia gradualmente risolti: – «Abbiamo avuto a che fare con i problemi dell’Il-112V negli ultimi tre anni ma la situazione sta migliorando e l’aereo è un progetto valido.
Lo stabilimento deve certamente garantire le caratteristiche assegnate durante la produzione del terzo velivolo anche se ad oggi questi impegni con il Ministero della Difesa finora non sono stati rispettati.»
«È inutile dunque – ha proseguito Borisov – parlare di contratti finché non si confermeranno in volo le caratteristiche tecniche elencate nei requisiti progettuali dell’Il-112V. Quando l’impianto farà fronte al compito riceverà certamente ordini di Il-112V per molto tempo» – secondo Borisov infatti, Forze Armate ed enti paragovernativi (come Rosgvardia, FSB, Ministero delle emergenze russo, etc.) ordineranno fino a 200 aerei da trasporto Il-112V; d’altronde l’Aeronautica Militare russa in primis spinge sulla richiesta di questo velivolo al fine di mandare al più presto in pensione i vecchi Antonov.
L’Il-112V dunque non soddisfa ancora appieno le specifiche tecniche del Ministero della Difesa russo e inoltre ci si aspetta sul terzo velivolo il totale raggiungimento delle caratteristiche specificate dal cliente senza la presenza di uno solo dei difetti finora riscontrati al fine di avviare la produzione in serie dal 2023.
Come ampiamente riportato sul nostro canale Telegram il futuro aereo da trasporto militare leggero russo Il-112V ha ripreso il programma dei test di volo a due anni esatti di distanza dal primo volo avvenuto esattamente il 30 marzo 2019.
Una pausa di due anni causata in primis dai lavori intrapresi per la riduzione del peso dell’aereo e al perfezionamento dei sistemi avionici e non ultimo per il rifacimento della pista dello stabilimento VASO di Voronezh.
Successivamente è ripresa l’attività di volo con più frequenza tanto che il settimo volo è avvenuto pochi giorni fa (il 14 luglio) e con il carrello d’atterraggio in modalità retratta. Costruito per ordine del Ministero della Difesa, l’Il-112V può essere definito il primo aereo da trasporto militare russo sviluppato da zero nel periodo post-sovietico.
I lavori sono iniziati nel 2014 anche se lo sviluppo da parte del bureau Ilyushin risale effettivamente ai primi anni ’90: un decennio dopo, nella primavera del 2004, il progetto vinse il concorso della Difesa russa per la realizzazione di un aereo da trasporto leggero per sostituire l’obsoleto An-26.
Ci si aspettava che l’Il-112V potesse fare il suo primo volo nel 2006, ma per vari motivi il progetto è stato congelato e ripreso solo nel 2013: un processo di creazione notevolmente ritardato che ha portato soltanto nel 2019, praticamente un quarto di secolo dopo, a fare i conti con i problemi tipici di ogni prototipo in via di sperimentazione.
Al momento i lavori proseguono anche sulla seconda cellula dell’Il-112V che si trova attualmente presso l’Istituto Centrale Aeroidrodinamico (TsAGI) per effettuare i test statici e di fatica, mentre altre due cellule sono in produzione presso gli stabilimenti VASO di Voronezh.
Resta certamente ad oggi il dubbio sulla presenza dell’Il-112V al prossimo MAKS-2021: c’è chi afferma che la sua presenza possa essere offuscata dall’anteprima particolarmente pubblicizzata del nuovo caccia monomotore di quinta generazione russo, altri pensano semplicemente che l’esibizione di volo sia off-limits in una condizione simile di aggiornamento e perfezionamento e che quindi possa presenziare solamente alla mostra statica (noi propendiamo per quest’ipotesi), altri propendono invece per la sua presenza al Forum Army-2021 del prossimo mese; ancora un po’ di tempo insomma per arrivare in sicurezza ad un’esibizione che viene procrastinata oramai da diversi anni.
Foto Ilyushin
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.